Caos riapertura, rivolta degli abitanti di piazza dei Signori: «Baci, abbracci e ai tavoli senza mascherina» Foto

Caos riapertura, rivolta degli abitanti di piazza dei Signori: «Baci, abbracci e ai tavoli senza mascherina»

di Luisa Morbiato
PADOVA «In piazza dei Signori è il caos e si mette a repentaglio la salute di tutti. Abbiamo chiesto un appuntamento al Prefetto, al questore e anche al comandante della polizia locale. Qui non si tratta solo di quanto subiamo da anni (invivibilità delle abitazioni, inquinamento acustico e la piazza che sembra una discarica) ottenendo solo promesse senza mai una soluzione, ora si tratta sopratutto di tutelare la salute di tutti noi». Esordisce così Antonia Dalla Costa presidente dell'associazione Residenti Centro Storico, che spiega come sia già partita una lettera. «Abbiamo scritto al sindaco Sergio Giordani e all'assessore Antonio Bressa chiedendo un intervento urgente. Ci hanno risposto ma auspichiamo di vedere i risultati».


La presidente sottolinea come in questo momento, con l'emergenza ancora in atto, il problema creato dal rito dello spritz abbia trovato la ribalta nazionale. «Siamo preoccupatissimi, in piena pandemia la situazione è indecente, le distanze non sono garantite, i ragazzi girano senza mascherina, si ubriacano e schiamazzano fino a notte fonda perché dopo la chiusura dei bar alle 2, restano in piazza e sui gradini della Gran Guardia mettendosi anche a suonare i bonghi o con la musica a volume altissimo ben oltre le 3. La situazione sembra quella ante emergenza. Si fermano davanti ai bar con lo spritz in mano, si abbracciano, si baciano tutto senza protezione. Se passa qualcuno non si spostano è pericoloso per tutti».
 
 


Ai residenti, come racconta la presidente, non resta, anche più volte in una serata, che rivolgersi alle forze dell'ordine. «Chiediamo l'intervento della Polizia Locale che però di norma si limita a fare un passaggio senza intervenire, nemmeno per chiedere a chi affolla la piazza di indossare la mascherina. Più solerti Polizia e carabinieri - continua Dalla Costa - ma crediamo che anche i baristi debbano fare la loro parte nel contenere i clienti in caso contrario come previsto si devono applicare sanzioni. Quello che manca, ribadisco, è il controllo. Ad esempio in piazza dei Signori non sono apparsi nemmeno i cartelli che indicano le norme anti Covid 19 da rispettare apposti in altre zone come via Roma».

Dalla Costa puntualizza che con i vincoli introdotti dall'ex Soprintendente, sulla piazza almeno i tavolini dovevano essere posizionati lasciando un corridoio centrale e non più accostati ai bordi della piazza stessa. «I bar e i ristoranti qualche giorno fa hanno scaricato sedie e tavoli, ma sono state cancellate le prescrizioni precedenti e con grande pericolo, non sembra siano rispettate nemmeno le distanze di sicurezza previste per il contenimento del Coronavirus. Sedie e tavoli sono nello stesso numero dello scorso anno. Un bar che aveva 75 sedie ne ha predisposte altrettante, un altro ha nuovamente 14 tavoli e 47 sedie, esattamente come prima della pandemia. Ci chiediamo perché non sono stati dimezzati predisponendo le distanze prescritte tra un tavolo e l'altro? Ma le regole non valgono per tutti? Ci piacerebbe tanto conoscere il parere del virologo Crisanti sulla situazione di piazza dei Signori».

Palazzo Moroni aveva transennato le scale della Gran Guardia, ma solo per fare delle pulizie. Fatto che ha scatenato altre polemiche: «Soprattutto dopo la chiusura dei bar ma anche prima, i ragazzi restano ore seduti sulla gradinata della Gran Guardia. Avevamo sperato venisse chiusa, abbiamo scoperto invece che dopo la sanificazione le transenne sono sparite e il sindaco ha anche dichiarato che i gradini potevano essere usati per sedersi. Questo non è sicuramente il sistema: almeno la scalinata poteva rimanere inaccessibile.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 21 Maggio 2020, 12:09
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