Padova. Scuole, strade, negozi: la Biennale della street art regala 37 opere

Il tema a cui ispirarsi era il rispetto: la città del Santo è diventata meta di artisti da tutto il mondo

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di Iris Rocca

PADOVA - Trentasette opere d'arte monumentali firmate da trentuno artisti nei grandi muri di Padova e provincia. È con questa galleria d'arte a cielo aperto che si chiude la terza edizione della Biennale di street art "Super Walls" sul tema del rispetto. Se già nelle prime edizioni la kermesse internazionale di valorizzazione del paesaggio urbano aveva raccolto in totale cinquantacinque opere, nel 2023 il gallerista Carlo Silvestrin e la critica d'arte Dominique Stella hanno coinvolto ancora più artisti ad impreziosire facciate di edifici pubblici e privati, tra città e periferia.

 

I protagonisti

Nel catalogo delle opere di Super Walls 2023 le firme italiane sono quelle di Alessandra Carloni, Alessio-B, Andrea Crespi, Any, Boogie.Ead, Capo.Bianco, Cuboliquido, Giulio Masieri, Mrfijodor, Peeta, Shife, Tony Gallo, Yama, Vera Bugatti, Waro, Zero Mentale. Ma c'è anche tanta Europa nei tratti colorati dell'hinterland patavino, come nel caso dell'olandese Jdl, del tedesco Kera1, delle spagnole Medianeras e Doa Oa e dei francesi Nerone, Daco, Anna Conda, David Karsenty, 68%, Bagdad, Fortunes, Gloar, Ofet, Mya, Lélé e il collettivo La Crémerie. Padovani doc, invece, i giovanissimi artisti della 4E del Liceo Artistico Statale Modigliani di Padova, che hanno unito l'innovazione dell'intelligenza artificiale con cui hanno progettato l'opera con la creatività muraria, la più primitiva tra le arti visive di cui abbiamo testimonianza. Solo per loro, circondati dalle vivaci grafiche di Boogie.Ead, la Biennale di street art deve ancora concludersi visto che, dipingendo in orario scolastico, termineranno il murale sulla facciata della loro scuola questa settimana, entro la fine delle lezioni.

Altro padovano da segnalare tra gli autori, sebbene già noto ai muri di tutti i quartieri cittadini, è Tony Gallo, che alla scuola Falconetto ha raffigurato il rispetto in due delicate scene in cui la complicità tra uomo e natura diventa un'ode all'amicizia e alla collaborazione. Sulla stessa scuola anche il francese Mya ha presentato un omaggio alla conoscenza e all'apprendimento, e numerose sono stati gli istituti coinvolti in questa edizione. La primaria G. L. Radice è stata la tela della rappresentazione della natura, tra uccelli simbolo di libertà, speranza e coraggio, firmata da Daco, mentre Vera Bugatti ha ritratto tre figure femminili di età diverse in un confronto tra il mistero delle origini e del tempo sulle elementari San Camillo De Lellis, dove anche Lélé ha interpretato le tre scimmiette "Speak no evil, see no evil, hear no evil", abbandonando il male per ottenere una vita migliore. All'Iis Euganeo di Este campeggia la tavola botanica della conoscenza e della condivisione di Ofet, mentre Gloar ha portato una composizione astratta sulle emozioni provate dagli street artist. Waro ha condotto i suoi personaggi all'Itet Girardi di Cittadella ad evidenziare l'odierno consumismo, poco distante dall'opera astratta di La Crémerie. Ma sono anche i piccolissimi de Il Melograno di Limena a trovare i muri della propria scuola dell'infanzia ricoperti dalle forme astratte di Kera1, mentre gli universitari patavini frequenteranno l'aula P300 rivisitata in modo tridimensionale da Peeta ed il Campus di Agripolis a Legnaro ravvivato dalle forme in movimento di Yama. A sviluppare il rispetto è anche il fairplay inteso in senso sportivo, come per i personaggi di 68% che invitano a superare se stessi al Palaindoor di Padova, agli sportivi di Fortunes al Palagozzano, ai giovani spettatori d'altri tempi di Alessio-B allo stadio Euganeo, che ha firmato anche il Maradona del Palantenore, dove ha portato il suo omaggio sportivo alla ginnastica anche Any, che a Cittadella ha invece reinterpretato il basket.


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 7 Giugno 2023, 13:58
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