I vigili denunciano: "Contratto scaduto,
a Roma non ci saranno ganasce e rimozioni"
di Paola Lo Mele
«Manca la pianificazione - dice Franco Cirulli della Uil - . Vorrei sapere, quando arriveranno le spoglie di Padre Pio e milioni di persone, come si organizzeranno. Il rischio è la paralisi della città, bloccata dal traffico. Converrebbe migrare per un anno...». «Ci avevano promesso un progetto per il Giubileo che avrebbe dovuto produrre il comando, ma non ci è ancora arrivato nulla - gli fa eco Emiliano Scipioni dalla Cgil -. Ora siamo preoccupati perché non riusciremo più a dare i servizi di prima. Le periferie sono abbandonate c'è uno scollamento tra direzione e operatori. Oggi riparte la mobilitazione. Noi chiediamo cambio di tendenza».
I sindacati alzano il tiro: «È scaduto il contratto con chi si occupava fisicamente delle rimozioni delle auto a Roma e ora non si fanno più rimozioni, né si mettono ganasce. C'è una circolare del comando che ci avvisa della sospensione del servizio e ci dice, in caso di estrema necessità, di rivolgerci ai carri giudiziari che però non sono idonei». Tutto qui? Nemmeno per sogno. «Pare che alla richiesta del comando del corpo di dare preventiva adesione agli straordinari per il Giubileo, nemmeno un centinaio di persone su 6000 dipendenti abbiano aderito», rivela il coordinatore della Rsu Giancarlo Cosentino.
Per farla breve, è bollente il dossier vigili che arriverà a breve sul tavolo del neo commissario di Roma Francesco Paolo Tronca. A lui, ora, è richiesto un grande sforzo: aiutare a ricucire un armonia interna al corpo e creare le condizioni per un Anno Santo sostenibile per la città. Se ci riuscirà lo diranno gli eventi.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 11 Novembre 2015, 08:58
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