Via Brioschi, Pellicanò chiede la scarcerazione.
Il gip contrario: "Le figlie in pericolo"

Via Brioschi, Pellicanò chiede la scarcerazione. Il gip contrario: "Le figlie in pericolo"

di Angela Calzoni
Chiede di essere scarcerato Giuseppe Pellicanò, a San Vittore dal 1° luglio scorso con l’accusa di strage. Il pubblicitario 51enne ha confessato di aver provocato la fuga di gas che un mese fa ha portato all’esplosione della palazzina di via Brioschi, dove abitava con la ex compagna Micaela Masella e le figlie di 11 e 7 anni.

La donna e i vicini di casa, i fidanzati Chiara Magnamassa e Riccardo Maglianesi, sono morti nello scoppio. Adesso il pubblicitario - che nega di aver voluto mettere a rischio la sua famiglia - chiede di poter tornare libero. I suoi difensori Giorgio Perroni e Francesco Giovannini hanno depositato al Tribunale del Riesame un’istanza di revoca della misura cautelare in carcere, firmata dal gip Giusi Barbara, su richiesta del pm Elio Ramondini. Solo in udienza, i legali depositeranno i motivi della richiesta di scarcerazione. Una strategia, perché la difesa, dopo aver analizzato gli atti depositati dalla Procura, all’ultimo potrebbe anche decidere di rinunciare al ricorso.

Tra le esigenze cautelari, il gip Barbaro ha indicato anche il fatto che il pubblicitario potrebbe ancora indirizzare «la sua rabbia» verso le figlie, già «vittime della cieca violenza del padre». Le bambine, dopo essere state a lungo ricoverate al Niguarda, hanno potuto lasciare l’ospedale per andare a casa dai nonni materni, ai quali sono state affidate dal Tribunale per i minorenni, ma sono ancora in cura per le gravi ustioni riportate. «Non abbiamo ancora spiegato loro tutto quello che è accaduto», racconta Aldo Masella, che dopo la morte della figlia cerca di proteggere «le piccoline» dalla difficile realtà che dovranno affrontare. Bocca cucita, poi, sull’ex genero. «Dopo l’affidamento da parte dei giudici minorili - spiega - siamo tenuti al silenzio. Mia moglie ed io ci teniamo anche all’oscuro di tutto, in casa cerchiamo di non leggere giornali, di non accendere la tv per proteggere le piccole».
Ultimo aggiornamento: Martedì 19 Luglio 2016, 09:06
© RIPRODUZIONE RISERVATA