L'Umberto I cambia volto: nuovo Dea, gallerie e impianti

L'Umberto I cambia volto, nuovo Dea gallerie e impianti: piano da 220 milioni

di Lorena Loiacono
Finanziamenti per centinaia di milioni di euro stanziati nel 1998 e bloccati per anni e progetti che, ogni volta, restavano sulla carta senza mai vedere la luce. Per 15 lunghi anni la ristrutturazione del policlinico Umberto I è andata avanti così, tra stop e rimandi, nonostante l'ospedale cadesse letteralmente a pezzi. Ma ora potrebbe arrivare la svolta.





L'imponente intervento di ristrutturazione è stato programmato infatti ben 15 anni fa quando, con la legge 448 del 1998, venne destinato al nosocomio un finanziamento complessivo di 241 mila euro: a distanza di tanti anni, è arrivata adesso dopo 3 mesi di studio l'approvazione dal Nucleo di Valutazione regionale ed è stata ratificata dal commissario ad acta per il piano di rientro della Regione, il presidente della Regione Lazio. L'investimento complessivo, ora prevede circa 220 milioni di euro: la parte di fondi statali è di 150 milioni, altri 91 milioni saranno stanziati dalla Regione e i restanti 602 mila euro arriveranno dai finanziamenti dei privati. Per un totale di oltre 241 milioni da cui vanno però tolti i 21 milioni già utilizzati per la ristrutturazione dei percorsi ipogei. La famose gallerie, tristemente note per il degrado e la fatiscenza.



Ora che i soldi ci sono o, meglio, sono realmente a disposizione, come cambierà l'aspetto del policlinico Umberto I? Secondo il progetto illustrato ieri dal presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, dal Rettore della Sapienza Eugenio Gaudio e dal direttore generale Policlinico Umberto I, Domenico Alessio, la ristrutturazione sarà di tipo conservativo, edile e di impiantistica: andrà a coinvolgere 17 dei 39 edifici dell'ospedale per un totale di 80mila mq sui 200 mila complessivi. Faranno parte del restyling anche 728 posti letto su un totale di 1485: nel dettaglio sono 576 di degenza ordinaria, 118 di Day Hospital e 34 di terapia intensiva, dislocati nei due edifici connessi con il Dea e il blocco operatorio. Il numero complessivo dei posti letto, a ristrutturazione ultimata, sarà ridotto di 250 unità in base alle direttive sulla rimodulazione dei posti dei piani operativi.



E non è tutto: sarà infatti realizzato un nuovo blocco centralizzato di camere operatorie, verrà riattivata la camera mortuaria e nascerà una nuova farmacia. La radiologia sarà centralizzata e il policlinico potrà finalmente disporre di una riqualificazione radicale dell'impiantistica, che ormai versa in serie condizioni. Progetto e soldi, quindi, ci sono e allora, per evitare che la burocrazia farraginosa abbia ancora una volta la meglio, non resta che avviare quanto prima i bandi per le gare d'appalto. Il progetto passa dall'approvazione del Nucleo di Valutazione del Ministero della Salute all'apertura della Conferenza dei Servizi, poi i bandi. I primi cantieri potrebbero aprirsi già entro quest’anno e durare 24-36 mesi per un tempo complessivo di lavori stimato in circa 10 anni. Niente, in confronto all'inutile attesa iniziata 15 anni fa.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 28 Gennaio 2015, 08:15