Boccea, tunisino scambiato per nomade
pestato a sangue da una baby-gang
di Giulio Desideri
Il tunisino, scambiato per nomade e in evidente stato di ubriachezza, avrebbe buttato a terra alcuni motorini. “Mi hai rotto il parabrezza, ora ti ammazzo zingaro di m...”, ha urlato uno dei componenti della gang seguito dagli altri, appena usciti dal un pub dove avevano assistito alla finale di Champions tra Juventus e Barcellona. Il pestaggio è avvenuto in via Giovanni Tamassia, a poche centinaia di metri dalla metro Battistini dove è stata investita e uccisa la donna filippina di 44 anni da un auto in fuga guidata da un nomade di 17 anni. Vicenda che ha inasprito e reso difficile il clima di convivenza in una delle zone più multietniche della capitale.
Il tunisino, portato d'urgenza all'ospedale Gemelli, ha riportato diverse fratture al volto e un forte trauma cranico. Durante i soccorsi, alcuni amici della vittima si sono concentrati all'uscita del pub prendendosela con i barellieri e con le forze dell'ordine. «Ci trattate come bestie ormai. Siamo esseri umani e non abbiamo fatto nulla di male», hanno urlato lanciando anche un paio di bottigliette di plastica. Il tutto di fronte agli occhi dei residenti della zona scesi in strada per lamentarsi delle continue liti e degli schiamazzi notturni fuori dal pub e da altri due bar frequentati prevalentemente da extra comunitari.
La polizia ha iniziato le ricerche per individuare i sei aggressori e ha ascoltato diverse testimonianze. I motorini sarebbero stati scagliati in terra da un'altra gang mentre gli aggressori sembrano essere clienti abituali del pub. Per loro potrebbe scattare la denuncia per lesioni personali aggravate.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 8 Giugno 2015, 08:43
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