Tor di Valle, nuovo stop al progetto: il Campidoglio ottiene un mese di proroga
di Anita Sacconi
La pausa, prevista dalla normativa nazionale, sarebbe stata concessa per perfezionare la delibera comunale necessaria per l’avvio dei lavori. E il Campidoglio avrà così a disposizione un altro mese di tempo per provare a trovare la quadra finale sul progetto insieme alla Roma e ai costruttori. Ieri la Raggi si è riunita con i consiglieri comunali per valutare quale riduzione di cubature chiedere. A metà gennaio, alla riunione precedente, la Regione era stata perentoria: entro fine mese il Comune di Roma avrebbe dovuto produrre la delibera sulla variante con la conformità al pubblico interesse, altrimenti la Conferenza avrebbe chiuso i lavori. Nulla è arrivato. Ma adesso la consegna di tutti i pareri mancanti dovrà avvenire nel più breve tempo possibile. E il Comune dovrà completare la procedura di Variante Urbanistica e approvare lo schema di convenzione.
«Abbiamo accolto la richiesta avanzata dal Comune per completare le attività e le valutazioni - ha detto l’assessore al Territorio della Regione Lazio, Michele Civita - Questo mese sarà importante per avere uniformità di pareri in Conferenza dei servizi. Tutti gli enti devono completare le procedure urbanistiche di competenza. Sarebbe grave non dare certezza». «Inoltre - ha aggiunto - c’è bisogno di completare le procedure di adeguamento urbanistico e si deve lavorare allo schema di convenzione. Sperando che tutti questi aspetti arrivino un po’ prima della chiusura dei lavori prevista per il 3 marzo».
Tra 30 giorni dunque il Campidoglio sarà di nuovo chiamato a produrre qualcosa nero su bianco. In caso contrario la Roma potrebbe chiedere al Governo di esercitare poteri sostitutivi, e rivalersi sul Comune. «Se non si trova accordo entro 3 marzo? Se dovessero arrivare pareri contrari articolati - dice Civita - la Conferenza dei servizi si fermerebbe».
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 1 Febbraio 2017, 09:57
© RIPRODUZIONE RISERVATA