Tiburtina, scontri dopo gli sgomberi
a San Basilio: ferito un poliziotto
di Sofia Unica
Una ventina di ospiti di tre palazzine occupate (ai civici 74, 76 e 78) che sono state sgomberato dalle forze dell’ordine è uscita in strada occupando la consolare all’altezza del numero 1.113, sdraiandosi a terra e bloccando la strada - con cassonetti rovesciati e mobili - in entrambi i sensi di marcia con bidoni e carrelli. Il traffico è rimasto subito paralizzato con ripercussioni pesanti sia in direzione del Raccordo anulare, che dista solo poche centinaia di metri, sia verso il centro. I venti manifestanti sono stati bloccati e identificati, mentre altri 50 sono rimasti per tutta la mattina davanti alle loro «case» rifiutando di muoversi.
Gli agenti, che sono riusciti a liberare la strada dopo circa un’ora, hanno cercato di riportare la calma fra gli africani che stavano protestando per lo sgombero, ma non è stato facile. Il dirigente del servizio di ordine pubblico ha riportato la frattura del setto nasale: sono in corso le indagini per identificare l’autore del ferimento. Un manifestante è stato arrestato perché ha lanciato un carrello della spesa contro un’auto della polizia, mentre un nigeriano di 28 anni è stato denunciato per minacce e resistenza a pubblico ufficiale. «Le operazioni - spiegano dalla Questura - sono state condotte con calibrato uso della forza anche se sono stati necessari più interventi dapprima per vincere la resistenza degli occupanti e poi per liberare la via Tiburtina occupata dai manifestanti resistenti. L’operazione si inquadra nel più ampio contesto di ripristino della legalità e del decoro in numerosi luoghi della Capitale».
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 28 Settembre 2016, 09:46
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