Tassista violentata, il racconto choc di quella
mattina: "Era un animale, cattivo e violento"

Tassista violentata, il racconto choc di quella mattina: "Era un animale, cattivo e violento"
Dopo l'orrore e la violenza subiti la tassista romana racconta quel drammatico giorno in un'intervista al Corriere.it.





«Era un animale, cattivo e violento, aveva un tono della voce crudele. Con veemenza ha mollato i miei capelli, ha abbassato completamente il sedile e mi ha sferrato un pugno con la mano sinistra, poi mi ha ripreso per i capelli. L’altra mano me l’ha infilata nella maglietta e ha iniziato a tastarmi ovunque sul seno. Poi è sceso ai jeans...». Questè è quello che è accaduto il giorno in cui un cliente l'ha violentata per non pagare la corsa.



La donna era stata condotta alle 6 del mattino in una zona periferica e li, lontano da occhi indiscreti stuprata da quello che poi è emerso essere un violentatore seriale che purtroppo aveva già altre vittime e denunce alle sue spalle.



«Non ti faccio niente, fai così e ti mando via. Dai, dai, dai», queste, racconta, sono state le parole dello stupratore, poi pugni, palpate, «Mi ha ripetuto più volte le stesse parole: fai così, dai, dai, dai, e poi te ne vai...».

La donna ricorda quelle ore di paura e dolore, racconta di averlo implorato di non farle del male e forse le sue preghiere a qualcosa sono servite, almeno per qualche istante: Non so se abbia avuto un briciolo di lucidità o più probabilmente lo ha fatto perché impotente ma non ha proseguito. Avendo già ricevuto un pugno e non riuscendo a divincolarmi dalla sua presa mi sono sentita senza scampo...Lui era già vicino a me e dalla sua posizione mi sovrastava, il suo bacino era all’altezza del mio viso, ho fatto quello che mi chiedeva, gli ho praticato un rapporto orale».



Intanto emergono i primi risultati dal gip che ha definito Borgese: «caltro, insidioso, e al contempo incline a soddisfare le proprie esigenze sessuali senza rispetto per le libertà e i diritti altrui, preordinando tempi e modi tali da favorirne l’impunità».

L'uomo dopo l'arresto ha confessato il crimine e durante uno degli interrogatori ha anche specificato: «Non avevo voglia di prendere il bus».
Ultimo aggiornamento: Giovedì 21 Maggio 2015, 08:27
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