Strage di Berlino, Amri ad Aprilia anche a luglio: è andato via dopo una rissa
di Giovanni Del Giaccio
Montassar a luglio era in carcere per vecchie condanne, ma non c'erano stati problemi a ospitare di nuovo l'amico che già un anno e mezzo fa era stato per quattro mesi nella casa di campagna perquisita nei giorni scorsi dagli specialisti dell'anti terrorismo.
«Andate via, lasciateci in pace» - gridano i familiari ai giornalisti che arrivano nel piazzale. Al centro della frazione non si parla d'altro, oggi non ci sono tunisini in giro, quelli che di solito bivaccano fuori al bar in attesa di un lavoro nei campi o di qualche altra occupazione. I residenti dicono di non ricordare Amri, di certo conoscono chi l'ha ospitato: «Montassar mi ha detto di avere avuto problemi in passato ma che era pentito - spiega Gianlorenzo Bernini, del comitato di quartiere - veniva al bar, giocava, scherzava con gli altri, non ha mai dato problemi».
Nessuno crede alla possibile presenza di una "cellula" di terroristi, più a un "appoggio" dato a un conoscente da parte dell'immigrato che si è sposato con un'italiana.
«Ci sono duecento famiglie che vivono stabilmente qui, ragazzi nati ad Aprilia che oggi frequentano l'università, coppie di tunisini e italiani - dice Sihem Zrelli, tunisina e presidente dell'associazione interculturale La palma del sud - non c'è mai stato un problema. Non conosco chi ha ospitato Amri e tanto meno lui, ma un episodio del genere non può screditare un'intera comunità»
Ultimo aggiornamento: Giovedì 29 Dicembre 2016, 17:44
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