Cucchi, i giudici: «Colpe dei medici, ma Stefano non si sarebbe salvato comunque»

Cucchi, i giudici: «Colpe dei medici, ma Stefano non si sarebbe salvato comunque»
I cinque medici del Pertini assolti nel processo d'appello bis dall'accusa di avere avuto responsabilità nella morte di Stefano Cucchi, il geometra romano arrestato nella capitale per droga nell'ottobre 2009 e morto una settimana in ospedale, «hanno colposamente omesso di diagnosticare la sindrome da inanizione» ma «appare logicamente poco probabile che Cucchi si sarebbe salvato». Lo si legge nelle motivazioni della sentenza di assoluzione.
 
 

I medici del Pertini, secondo i giudici della III Corte di Assise, non avrebbero diagnosticato la geometra la sindrome da inanizione «da cui il paziente era affetto, di inquadrare il caso nelle sue linee generali e, conseguentemente, di attuare i presidi terapeutici necessari». Davanti alla III Corte d'assise d'appello di Roma si è svolto il processo d'appello bis conclusosi il 18 luglio con l'assoluzione dal reato di omicidio colposo di Aldo Fierro, il primario del Pertini, e i medici Stefania Corbi, Flaminia Bruno, Luigi De Marchis Preite e Silvia Di Carlo.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 7 Ottobre 2016, 12:17
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