Scontri a San Giovanni nel 2011,
chiesti 115 anni per i 17 imputati
di Flavia Scicchitano
I disordini devastarono il centro di Roma, e in particolare la zona di piazza San Giovanni. Ma ieri, nel corso del processo, il pubblico ministero, Francesco Minisci, per gli "Indignati" accusati di aver preso parte agli scontri ha chiesto 115 anni di reclusione in tutto.
Ai 17 imputati finiti a processo vengono contestati, a seconda delle posizioni, i reati di resistenza aggravata a pubblico ufficiale, devastazioni, lesioni, incendio doloso, turbativa dell'ordine pubblico, interruzione di pubblico servizio. Nel corso della requisitoria il pubblico ministero ha mostrato video e foto relativi a quanto accaduto tra via Cavour, via Merulana e piazza San Giovanni, dove avvenne il fatto più grave: alcuni manifestanti assaltarono una camionetta dei carabinieri, poi data alle fiamme, e a stento un militare scampò miracolosamente alla morte dandosi alla fuga sotto il lancio di sampietrini.
Tra le richieste di condanna avanzate dal pm, la più pesante è di 11 anni di reclusione, chiesta per chi materialmente appiccò l'incendio. Le altre vanno, invece, dai 3 ai 9 anni di reclusione. Nel processo, che si svolge davanti alla nona sezione del tribunale, si sono costituiti parte civile il ministero dell'Interno, il ministero dell'Economia, il ministero della Difesa, il Comune di Roma, l'Atac, l'Ama, e alcuni agenti delle forze dell'ordine rimasti feriti durante gli scontri.
Le immagini del “sacco di Roma” fecero il giro del mondo.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 25 Settembre 2015, 10:00
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