San Camillo, la procura apre un'inchiesta sull'interruzione dell'ossigeno

San Camillo, la procura apre inchiesta sull'interruzione dell'ossigeno

di Silvia Mancinelli
Rilievi fotografici effettuati sul posto dai carabinieri, dichiarazioni dei testimoni e del responsabile della ditta. Non manca nulla nel fascicolo presentato già ieri in Procura sull'interruzione dell'erogazione dell'ossigeno al San Camillo di Roma, lunedì scorso.





L'ospedale ha provveduto a presentare denuncia ai militari della stazione Monteverde Nuovo, mentre é stato ascoltato il responsabile della manutenzione dell'impianto danneggiato che, pare, abbia fatto i lavori cinque anni fa. Impossibile anche secondo lui escludere la paventata manomissione delle condutture. Tubi molto piccoli e collocati nei sotterranei tra i reparti Morgagni e Lancisi, quelli attraverso i quali passa l'ossigeno, confusi tra tanti altri tubi che solo gli addetti ai lavori sarebbero in grado di distinguere. «Confermo che l'ipotesi di un sabotaggio voluto non è da escludere - spiega Antonello D'Urso, direttore generale del San Camillo -. Le relazioni dei tecnici non smentiscono, sebbene io in quanto medico rifuggo all'idea che qualcuno possa aver compiuto un fatto tanto grave ai danni dei malati». Gli investigatori, tornati sul posto, non parlano.



Al San Camillo la tensione è palpabile. Quei tubi non sono accessibili a esterni, oltretutto il controllo dell'intera impiantistica avviene a rotazione quasi quotidianamente e l'ipotesi del danno accidentale sembra poco probabile. Qualcuno interessato ad un appalto potrebbe aver provocato la rottura della conduttura con la conseguente dispersione dell'ossigeno? Magari una persona in grado di avere libero accesso ai sotterranei potrebbe aver provocato il guasto per colpire la direzione dell'ospedale già oggetto di attacchi nelle ultime settimane? Ipotesi tutte al vaglio dell'autorità giudiziaria. Impossibile non considerare le polemiche sollevate da più parti e che vedono al centro l'importante nosocomio romano. Cento i barboni che dormirebbero tra i reparti, secondo Assotutela, mentre feci e immondizia regnerebbero sovrani a pochi passi dalla mensa. La Procura ha aperto un’inchiesta. Durissimo Zingaretti: «Poteva essere una tragedia. Troveremo i responsabili»
Ultimo aggiornamento: Giovedì 15 Gennaio 2015, 08:21