San Camillo, inaugurato il nuovo reparto di cardioterapia intensiva

San Camillo, inaugurato il nuovo reparto di cardioterapia intensiva

di Anita Sacconi
Aprirà al San Camillo, dopo Pasqua, un nuovo reparto di terapia intensiva cardiochirurgia: 14 posti a disposizione di pazienti soggetti a trapianti di cuore e con urgenze cardiovascolari, per un totale di 800 metri quadrati. A tagliare il nastro ieri il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, assieme al dg dell'ospedale Fabrizio D'Alba e al primario del reparto, Francesco Musumeci.

Il reparto (denominato CR2), si trova all'interno della Piastra e ospita anche tre box destinati all'isolamento dei pazienti trapiantati di cuore e ai pazienti critici sottoposti a Ecmo (ossigenazione extracorporea a membrana per supporto di cuore e/o polmoni) e Vad (assistenza ventricolare con pompa meccanica). «Dopo Pasqua aprirà un altro reparto di eccellenza al San Camillo, che farà fare un salto di qualità alla sanità della nostra regione ha annunciato Zingaretti - Queste sono le più moderne tecnologie di un reparto straordinario per garantire il diritto alla salute ed è un altro tassello della sanità del Lazio che cambia». L'ospedale San Camillo, ha sottolineato il dg Fabrizio d'Alba, è infatti il centro di riferimento per i trapianti di cuore e per il trattamento con cuori artificiali.

Il nuovo reparto aumenta i percorsi assistenziali e le interconnessioni dei pazienti con un numero più elevato di apparecchiature maggiormente complesse. L'apertura di questo nuovo reparto consente infine di riassorbire la terapia intensiva delle malattie polmonari e la degenza della chirurgia toracica, attualmente allocate allo Spallanzani. «Con questa inaugurazione - ha affermato D'Alba - diamo un segno di cambio di marcia per questo ospedale, partiamo con un forte investimento in una area che per noi è strategica». «Quella di oggi - ha aggiunto Musumeci - è una svolta che guarda al futuro di una azienda che sta rinascendo, con un reparto che guarda al centro trapianti. Il reparto riceverà anche i pazienti sottoposti a trapianto o impianto. Manca ancora un reparto degenze ha concluso - ma sarà presto completato e avremo una struttura completa, un gioiello per l'azienda e la sanità regionale».
Ultimo aggiornamento: Venerdì 14 Aprile 2017, 09:36
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