Roma, far west Termini: colonnello della Finanza
aggredito e rapinato. Arrestati cinque romeni

Roma, far west Termini: colonnello della Finanza ​aggredito e rapinato. Arrestati cinque romeni

di Davide Manlio Ruffolo
La casbah che opera dentro ed attorno alla Stazione Termini ha fatto una vittima eccellente. Si tratta del colonnello della Guardia di Finanza Cecere Antonio Nicola Quintavalle, accerchiato e rapinato da una banda composta da 5 romeni (3 uomini e 2 donne) arrestati ed accusati - a seconda dei casi - di furto con destrezza e tentato furto.





La piccola armata Brancaleone dedita ai furti operava infatti nei dintorni del più importante scalo ferroviario d'Italia, oramai travolto dal degrado e dagli innumerevoli casi di illegalità.



Approfittando del forte afflusso di persone, molte delle quali ignari turisti, i malviventi scelgono il loro bersagio (preferibilmente intento a salire o scendere da un mezzo pubblico), lo avvicinano e lo circondano con grande velocità. A questo punto, uno del gruppo urta volontariamente la vittima per poi chiederle “scusa” e creare un diversivo di pochi secondi, utile ai propri complici.



Questi, con grande destrezza, portano e termine lo scippo e fanno sparire il bottino senza che la vittima se ne accorga, dileguandosi. Ma, come detto, l'altra sera il gruppo avrebbe osato troppo scegliendo come bersaglio un uomo, poi rivelatosi il Colonnello della Guardia di Finanza Cecere Antonio Nicola Quintavalle, che si sarebbe accorto del furto e avrebbe denunciato tutto ai carabinieri lì presenti. Questi ultimi hanno arrestato i borseggiatori con ancora indosso la refurtiva composta da documenti, carte di credito e 150 euro presi al colonnello.



Al processo per direttissima, celebrato ieri, gli imputati (difesi dall'avvocato Luca Guerra) hanno risposto alle domande del pm e del giudice con l'ausilio di un traduttore. Il primo imputato a prendere la parola, incalzato dal giudice che voleva sapere da quanto tempo e perché si trovasse in Italia, ha risposto «sono arrivato da 3 giorni e sono qui per rubare». Gli altri, meno candidamente, hanno ammesso le proprie responsabilità affermando di essere «dispiaciuti per l'accaduto».



Preannuncia battaglia l'avvocato Luca Guerra che ha spiegato “qualora il tentato furto avvenga in flagranza di reato, cioè sotto gli occhi degli agenti (come dichiarato nella denuncia del colonnello, ndr), è legittimo procedere con l'arresto. Ma non è successo in questo caso, in cui sono stati fermati a seguito di un controllo. Quindi l'arresto non andava convalidato».
Ultimo aggiornamento: Martedì 29 Luglio 2014, 14:21
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