Roma, paura da Eataly: dipendente armato di coltello aggredisce i clienti e ferisce uno chef e un cameriere

Roma, paura da Eataly: dipendente armato di coltello aggredisce i clienti e ferisce uno chef e un cameriere

di Silvia Mancinelli
Dopo la lite in cucina, scoppiata in presenza di altri dipendenti, ha rincorso il suo ex collega con un coltello in pugno tra i clienti terrorizzati. Per niente intimorito dalla gente e dalle grida di aiuto della vittima (un executive chef), ha ferito ad un braccio lui, dopo due colpi a vuoto, e l’addetto alla sicurezza intervenuto per disarmarlo.





Panico ieri pomeriggio in un ristorante all’interno di Eataly, in piazzale XII ottobre 1942. Sharif Hossieni, un 25enne afghano che il 24 ottobre scorso si era dimesso dallo stesso ristorante dove lavorava al servizio rosticceria, si è presentato nel locale intorno alle 16,20 armato di coltello. Certo di trovare il suo “obiettivo”, è entrato in cucina minacciando lo chef e rincorrendolo tra la gente e sulle scale dove la vittima aveva provato a fuggire. Fabio Nitti, executive chef ed ex collega del 25enne già fermato dagli agenti del commissariato Colombo, è stato trasportato in codice giallo all’ospedale San Giovanni per una ferita al torace, sotto al braccio sinistro.



Il vigilante, dipendente di una società esterna cui l’azienda ha appaltato la sicurezza, è stato invece colpito di striscio al braccio destro e refertato come codice verde al San Camillo. Il raptus sarebbe stato spiegato così: «Lui mi umiliava, per questo mi sono dimesso». “Assunto a dicembre dell’anno scorso – sottolineano infatti in una nota da Eataly - Hosseini inspiegabilmente ha assalito un suo collega, nostro Executive Chef, Fabio Nitti, pugnalandolo più volte al braccio sinistro. Entrato in azienda a seguito di un bando di Italia Lavoro ‘Bottega dei mestieri’ è in possesso di un permesso di soggiorno per rifugiato politico. Si è sempre comportato bene e tra l’altro sarebbe stato confermato al termine del suo contratto, a dicembre. Invece il 24 ottobre ha rassegnato le dimissioni».



Anche il patron Farinetti racconta di essere sotto choc: «Ho visto l’aggressore, sembrava un altro uomo: aveva gli occhi allucinati». Infine, la protesta dei clienti rimasti dopo il fattaccio: «È assurdo che lascino visibile tutto quel sangue in un posto dove vengono le famiglie a fare la spesa e a mangiare con i bambini. Potevano almeno chiudere il piano».
Ultimo aggiornamento: Venerdì 31 Ottobre 2014, 10:44
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