Roma-Nettuno, treni soppressi e nuovi orari: “Pronti a bloccare i binari”

Roma-Nettuno, treni soppressi e nuovi orari: “Pronti a bloccare i binari”

di Lorena Loiacono
Bloccheranno i treni, invadendo i binari. E’ una minaccia concreta e a viso aperto, dettata dall’esasperazione dei pendolari della Roma-Nettuno che, da lunedì prossimo, si ritroveranno alle prese con orari delle corse stravolti e una voragine nel servizio nell’ora di punta. Una rivoluzione che sta scatenando un’ondata di proteste tra i comitati.

Primo fra tutti il Comitato pendolari FR8a carrozza: «L’imminente cambio di orario, che arriva il 12 dicembre senza preavviso e senza confronto - spiega la portavoce Rosalba - graverà pesantemente nella fascia dei primissimi treni mattutini, lasciando un buco di 90 minuti tra le 5 e le 7 negli arrivi a Roma. Con enormi disagi per studenti e lavoratori che devono arrivare sul posto di lavoro alle 7.30-8». Con l’orario attuale, dopo il treno che passa ad Aprilia alle 5.24, arriva quello delle 6,25 con carrozze stracolme e ritardi. Da lunedì invece si dovrà aspettare fino alle 6.45, con inevitabile aumento di passeggeri nell’ora di punta. Quello delle 7 è stato spostato alle 7.15 a cui segue, dopo 7 minuti, quello delle 7.22. Poi i treni delle 7.40 e delle 7.48. «Tra un treno e l’altro – spiega la portavoce del Comitato - devono passare almeno 6 minuti e allora, stando ai ritardi cronici, va da sé che due corse verranno soppresse perché si sovrappongono».

A Roma, quindi, c’è un primo arrivo alle 6 e un secondo, dopo oltre un’ora, alle 7.18. Manca l’arrivo delle 6.53 e si farà sentire. «Abito a Nettuno e lavoro a Torre Gaia – spiega Nico R. –prendo il treno delle 5.53 e arrivo a Termini alle 7. Poi bus e metro C e arrivo sul posto di lavoro alle 7.45. Ora devo prendere il treno alle 5?». tesso disagio per chi inizia a lavorare, a Roma, alle 7: «Prendo il treno delle 6.20 da Aprilia ogni mattina – racconta Alessandra B. - per arrivare al policlinico Umberto I alle 7. Ora che è stato spostato, come farò? Devo uscire un’ora prima e posso assicurare infatti che il treno delle 6.20 è sempre carico». E sono solo alcune delle testimonianze raccolte dal comitato: «Nessuno ci ha ascoltato – racconta Rosalba – senza contare che stiamo sempre con bagni rotti e sena acqua. Per lunedì lanciamo lo sciopero dei pendolari: blocchiamo i binari. Magari così ci ascoltano».
Ultimo aggiornamento: Martedì 6 Dicembre 2016, 09:19
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