La vittima si è accorta poco dopo di aver subìto il furto e ha allertato i carabinieri della Stazione di Acilia. I militari, grazie all'utilizzo dell'applicazione «Trova iPhone», hanno subito geolocalizzato il telefonino in una via del centro di Acilia, dove hanno successivamente fermato la ladra. La donna è stata arrestata con l'accusa di furto aggravato e, a seguito di udienza di convalida, è stata sottoposta all'obbligo di firma tutti i giorni nella caserma di Acilia.
Un fatto analogo si è verificato anche il giorno prima, sempre ad Acilia.
I militari hanno denunciato a piede libero una donna, addetta alle pulizie di un istituto universitario della zona, che approfittando della propria mansione, ha rubato l'iPad di una studentessa. Anche in questo caso la vittima si è resa conto del furto subìto e ha immediatamente sporto la denuncia. Grazie alla stessa applicazione di geolocalizzazione dell'azienda di Cupertino, i militari sono riusciti ad individuare il luogo in cui si trovava il tablet, un negozio di assistenza per pc. Il titolare dell'esercizio, del tutto estraneo ai fatti, ha riferito di aver ricevuto l'iPad da un giovane per ripararlo. Quest'ultimo è risultato essere il figlio dell'addetta alle pulizie, il quale, sentito dai carabinieri, ha riferito di aver ricevuto quel «gradito regalo» dalla mamma.
Ultimo aggiornamento: Domenica 27 Novembre 2016, 11:45
© RIPRODUZIONE RISERVATA