Alessandro, travolto e ucciso da un bus a Roma.
Il dolore su Fb: "Ciao sorriso, ci mancherai"
di Veronica Cursi
Una questione di attimi. L’autobus che lo travolge, l’autista che non si accorge di nulla e continua la sua corsa, saranno gli investigatori a capire quello che è successo ma ora Alessandro, studente dell’istituto tecnico Meucci, non c’è più. Per lui non c’è stato niente da fare. Disperata la corsa in ospedale e i tentativi per salvarlo: muore al San Giovanni poco dopo.
Lo chiamavano sorriso. «Perchè lui il sorriso lo metteva a chiunque». Amava il rap, il calcio, la Roma e odiava i pregiudizi. Solo qualche tempo fa scriveva: «Una laurea non ti rende intelligente, un completo non ti rende elegante, fare beneficenza non ti rende gentile, avere piercing e tatuaggi non ti rende una personalità border line». Era fatto così Alessandro. «Ricordi tutte le risate? Ricordi tutto quello che abbiamo passato insieme? - scrive un amico - Ricordi i bei momenti? ....Il brutto è che sono solo ricordi adesso..». Il ricordo di quel ragazzo che sorrideva sempre rimane impresso nelle foto, decine, che raccontano dei viaggi ad Amsterdam, delle estati passate a Ostia, dei pomeriggi davanti alla playstation. «Ciao sorriso, ci mancherai».
Ultimo aggiornamento: Lunedì 2 Marzo 2015, 09:12