Roma, distrutte le targhe per Matteotti. A Salerno stessa sorte per Falcone e Borsellino
di Mario Landi
Sul posto è intervenuta una pattuglia che ha trovato la targa frantumata. «Distruggere la targa di Matteotti è colpire la storia e la memoria degli italiani. Imbecilli che non porteranno mai indietro le lancette della storia», twitta il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, mentre il vicesindaco Luca Bergamo rincara la dose: «Matteotti ha pagato con la vita l’intransigente difesa della democrazia di fronte all’onda montante del fascismo. Chi pensa di cancellarne la memoria distruggendo una targa si sbaglia».
A Salerno, invece, sono state vandalizzate da ignoti le targhe dei magistrati Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e del giornalista Giuseppe Fava - che si trovavano nel giardino della memoria dedicato alle vittime innocenti delle mafie, in Largo Onorato a Castel San Giorgio. Le targhe sono state rinvenute tra le sterpaglie, fatte a pezzi, distrutte. Manca, invece, quella dedicata al giudice Rosario Livatino di cui non vi è traccia.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 13 Gennaio 2017, 08:42
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