Roma, il degrado in prima pagina sul NY Times:
scandali, mafia, mezzi pubblici e spazzatura

Roma, il degrado in prima pagina sul NY Times: scandali, mafia, mezzi pubblici e spazzatura

di Lorena Loiacono
ROMA - Il mostro in prima pagina. E questa volta a fare la parte del mostro è la Capitale d'Italia. Una città raccontata sulle pagine del New York Times in tutto il suo abbandono. Dove la parola degrado viene scritta in italiano, assumendo così un significato internazionale. Nel reportage c'è di tutto, dagli arresti eccellenti per l'inchiesta Mafia Capitale, in seno all’amministrazione capitolina, fino all'erba alta nei parchi pubblici, che nessuno si cura di sfalciare e cresce fino alle ginocchia.



E ancora la protesta del malcontento dei macchinisti dell'Atac, che blocca la metropolitana da settimane, e l'incendio dell'aeroporto di Fiumicino che ha paralizzato lo scalo per due mesi. Niente che non fosse già uscito sulle cronache locali ma vederlo in prima pagina, nella versione internazionale del quotidiano statunitense, fa un certo effetto. Un brutto effetto. In primo piano c'è «quello che i romani chiamano degrado – dei servizi, degli edifici, della qualità della vita - e quella sensazione generale che la loro antica città stia cadendo a pezzi».







Even more than usual, sottolinea il Nyt. E tanto per fugare qualsiasi errore nella traduzione, a corredo dell'articolo c'è anche una foto più che eloquente di Roma con uno scatto impietoso sui rifiuti lasciati in strada. Anche il titolo parla chiaro: «Il sindaco è onesto, ma lo è abbastanza per fermare il declino della città Eterna?»: ampio spazio infatti è dedicato anche a chi governa la città di Roma, al sindaco Marino raccontato come un novello Forrest Gump «le cui virtù sono allo stesso tempo il suo problema». Tanto che l'appeal sui suoi stessi elettori sta scemando, fino a perderne il 70%, perché sta «corteggiando ricchi investitori stranieri per restaurare le vestigia romane» piuttosto che occuparsi dei problemi di tutti i giorni che ricadono sulle spalle dei romani.



Ma il sindaco, intervistato da una corrispondente da Roma, ha assicurato: «Sono stato aggressivo in modo chirurgico fin dall'inizio, sono il primo sindaco ad aver mai chiamato a controllare gli investigatori della finanza nei nostri uffici. Stiamo portando la legalità». Eppure, sottolinea il Nyt, «molti cittadini danno credito all'onestà di Marino, ma sono arrabbiati perché non sta lavorando abbastanza per la città». E il premier Renzi commenta: «Marino si concentri sulla città, governi bene oppure vada a casa».
Ultimo aggiornamento: Venerdì 24 Luglio 2015, 07:52
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