Roma, cimiteri abbandonati al degrado ma le tariffe sono le più alte d'Italia

Roma, cimiteri abbandonati al degrado ma le tariffe sono le più alte d'Italia

di Lorena Loiacono
Tombe ridotte a latrine, alberi pericolanti e sporcizia ovunque. Furti, vandalismo e strade dissestate. Oltre a quei terribili atti di sciacallaggio di quanti, senza ritegno, rubano rame e ferro dalle lapidi per poi rimettere tutto sul mercato nero. O, addirittura, per la strada nei soliti vergognosi mercati del rubato. Tanto degrado, nei cimiteri romani, dove il caro estinto di certo non trova più pace da troppo tempo ormai. 

E per i romani lo spettacolo è straziante. Senza contare le tariffe altissime e le liste d'attesa che lasciano i defunti letteralmente parcheggiati per settimane, prima di una degna sepoltura. Uno scempio senza fine, quello che viene denunciato con foto e testimonianze dal Comitato tutela cimiteri Flaminio- Prima Porta -Verano-Laurentino. Un'associazione di cittadini che vuole risposte. Ieri, in Campidoglio, hanno presentato una lettera indirizzata alla sindaca Raggi in cui chiedono sopralluoghi e verifiche nei 3 cimiteri principali di Roma, Verano, Prima Porta e Laurentino di 27 ettari, e negli 8 minori, che vengano effettuate manutenzioni, la potatura e la pulizia delle aree verdi, nuovi cassonetti con la rimozione di rotti, l'aumento del servizio di raccolta dei rifiuti, nuove telecamere di sorveglianza e più controlli delle forze dell'ordine. 

Il comitato chiede inoltre che il trasporto pubblico venga potenziato e che vengano velocizzate la procedura di cremazione e le pratiche burocratiche per le concessioni per costruzioni private contro le liste d'attesa. 
«Nelle foto di denuncia che presentiamo spiega la portavoce del comitato, Valeria Campana non si sente la puzza del guano, della muffa e della sporcizia al Verano, ad esempio. Frequento il cimitero da 17 anni ormai, tutte le settimane, e il degrado è andato via via aumentando. Quello che vedo oggi è inaccettabile. Perché il cimitero di Prima Porta, il più grande d'Italia con 140 ettari, deve essere anche il più fatiscente? Visto che le tariffe non sono certo le più basse». Il report, nel dettaglio, evidenzia come una cremazione a Roma costa 450 euro, a Milano 306,53 e a Palermo 331,46, l'inumazione per i romani costa 342 euro, per i milanesi 171 e per i palermitani 140, la tumulazione a Roma costa 309 euro, a Milano 285 euro e a Palermo 191. La concessione di un loculo? Nella Capitale la spesa è di 3.377,12 euro, a Milano ne bastano 2.736,12 e a Palermo appena 683,97 euro. 
«Le tariffe aumentano e il degrado anche sottolinea Fabrizio Santori, consigliere regionale di Fratelli d'Italia tra tombe a pezzi, parcheggiatori abusivi e corse dei bus deviate perché le strade interne al cimitero sono dissestate. Non c'è rispetto della dignità delle famiglie che si recano in visita al cimitero».
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 29 Marzo 2017, 09:35
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