Rom, ecco il piano del Campidoglio: via i campi nomadi e controlli sui roghi

In arrivo un nuovo censimento sui campi rom della capitale per stabilire il numero dei residenti e la loro situazione patrimoniale. E poi, per il 31 gennaio, il cronoprogramma per il superamento dei campi. Ad annunciarlo l’assessore al Sociale del Campidoglio, Laura Baldassarre. «La situazione dei campi è peggiorata negli anni, è un modello che non funziona. La polizia municipale farà un censimento puntuale di tutti i campi anche rispetto a quante persone ci sono – ha spiegato l’assessore - e poi vogliamo fare un’indagine patrimoniale per capire chi realmente ha bisogno di assistenza e chi no. A breve ci sarà un intervento anche sui roghi tossici. Bisogna ristabilire la legalità, che è nostra ed è loro».

Entro la fine del mese sarà invece pronto il programma degli interventi che l’amministrazione Raggi metterà in atto per superare i campi rom a Roma. Il tavolo cittadino per l’inclusione nomadi, previsto dalla delibera approvata dalla giunta a dicembre, invierà una relazione con il cronoprogramma degli interventi, documento che poi tornerà nuovamente in commissione. «Ci sono risorse già stanziate nell’ambito del Pon Metro per i campi la Barbuta e la Monachina - ha spiegato Baldassarre - e stiamo lavorando per indirizzarle nella direzione di chiuderli. Se chiuderemo il primo campo rom entro il 2017? È la domanda che ci stiamo ponendo anche noi nella stesura del piano».

Le azioni previste? «Innanzitutto ci baseremo sulle migliori prassi di successo a livello europeo. Poi intendiamo utilizzare risorse europee destinate a rom, sinti e camminanti. Infine cercheremo di ridurre ed eliminare la pressione sociale attorno a queste popolazioni e agli attuali insediamenti. Le risorse - ha specificato l’assessore - sono destinate espressamente a queste popolazioni e non sottratte ad altro».

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Ultimo aggiornamento: Martedì 17 Gennaio 2017, 08:50
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