Rignano Flaminio, tutti assolti: "I bimbi
furono influenzati dai loro genitori"

Rignano Flaminio, tutti assolti: "I bimbi ​furono influenzati dai loro genitori"

di Davide Manlio Ruffolo
I minori furono influenzati dai genitori. L'hanno scritto i giudici della III Corte d'appello di Roma nelle motivazioni che hanno confermato l'assoluzione, gi sancita nel processo di primo grado, per i 5 imputati accusati di abusi sessuali nella vicenda della scuola elementare “Olga Rovere” di Rignano Flaminio.





A finire sul banco degli imputati erano state le maestre Marisa Pucci, Silvana Magalotti e Patrizia Del Meglio, l'autore televisivo Gianfranco Scancarello e la bidella Cristina Lunerti. Per loro, a seconda dei casi, erano stati ipotizzati i reati di violenza sessuale di gruppo, maltrattamenti, corruzione di minore, sequestro di persona, atti osceni, sottrazione di persona incapace, turpiloquio e atti contrari alla pubblica decenza.



Nelle motivazioni si legge che «la complessa vicenda, così come contestata, non trova alcuna valida conferma negli atti processuali» e che «le denunce presentate (sulle quali si incentrava la gran parte dell'ipotesi accusatoria, ndr) non hanno superato alcun vaglio tecnico, se non quello del gip che dispose le misure cautelari nei confronti degli imputati ricevendo ripetute smentite sin dal Riesame, nonché con il giudicato cautelare della Corte di Cassazione e con la sentenza di assoluzione del tribunale di Tivoli che, ad avviso di questa corte, va interamente confermata».



Per i giudici, infatti, risulterebbero evidenti delle contaminazioni provocate dai «contatti avvenuti tra genitori, preliminari alla presentazione delle denunce» dimostrabili «dalla distanza esistente tra il contenuto delle denunce e le audizioni protette dei minori che testimoniano, oltre ogni ragionevole dubbio, che i minori furono influenzati dai genitori e che gli stessi intrecciarono le loro esperienze sino a determinare un inestricabile reticolo». Inoltre, «le dichiarazioni dei minori spesso sono inconciliabili tra loro; talvolta sono prive d'intrinseca credibilità e coerenza, facendo riferimento a fatti inverosimili, che suscitano dubbi in ordine alla capacità dei piccoli di discernere tra fantasia e realtà».
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 30 Luglio 2014, 14:11
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