Rientro per tutti gli studenti romani, tra proteste
della scuola e sciopero del trasporto pubblico

Rientro per tutti gli studenti romani, tra proteste ​della scuola e sciopero del trasporto pubblico

di Giulia Parini
Suoner per tutti, questa mattina, la campanella: dopo gli apripista della scorsa settimana, che hanno visto ripopolarsi le aule dei licei Righi e Giulio Cesare, della Settembrini e dell'Itis Fermi, torneranno oggi in aula i 739.360 studenti del Lazio, di cui 523 mila solo nell'area della Capitale. Oltre mezzo milione di giovani romani, alle prese con un nuovo anno scolastico ma con i vecchi problemi di sempre.





Proteste al via. Parte in salita infatti la scuola, con le manifestazioni dei docenti: il Cps, coordinamento dei precari della scuola, si riunirà nel pomeriggio sotto le finestre dell'ufficio scolastico di via Pianciani mentre il coordinamento delle scuole elementari di Roma sarà in presidio lungo viale Trastevere per protestare contro i tagli agli organici.



Meno ore in classe. «A fronte di 1911 nuove iscrizioni – spiega Domenico Montuori dal coordinamento delle scuole elementari - a Roma sono stati tagliati 591 docenti: le classi a tempo pieno sono 5.540 per 119.247 alunni e dovrebbero avere 11.080 docenti; le classi a tempo normale sono 3.027 per 60.748 alunni e dovrebbero avere 3.714 docenti. Servirebbero quindi 14.794 docenti ma ne sono stati assegnati solo 14.203». Che cosa significa? Che i bambini avranno meno ore di lezione. Accade, ad esempio, alla scuola elementare Buenos Aires, dell'istituto Renato Fucini dove alle famiglie è stato comunicato che «vista la riduzione degli organici, tutte le classi a tempo ridotto che effettuano 28 e 31 ore settimanali verranno portate rispettivamente a 27 e 30 ore, come da circolare ministeriale».



Sicurezza. Ma i guai delle scuole romane non sono solo negli organici. L'allarme per l'edilizia scolastica resta sempre alto, soprattutto dopo il crollo di mercoledì nella scuola di Tivoli, dove sono rimaste lievemente ferite due insegnanti. Se gli interventi sono terminati alla Di Donato, alla Regina Elena e alla Regina Margherita, restano ancora senza risorse i lavori necessari alle scuole Leopardi per infiltrazioni, alla Gianturco senza gli impianti e poi alla IV Novembre e alla scuola di via Cassiodoro. Alla scuola di via delle Carine alcune aule sono inagibili così come il terzo piano del Viscontino. Buone notizie invece per la scuola di via dei Giubbonari: i lavori alla Trento e Triste, infatti, termineranno a fine novembre e, il 1 gennaio 2015, i bambini potranno tornare finalmente nelle ore aule.



SCIOPERO TPL (di Lorena Loiacono) Le scuole riaprono e il trasporto pubblico sciopera. I romani lo sanno bene: non c'è da aspettarsi niente di buono da questo mix che, presumibilmente, porterà all'ennesimo lunedì di passione. Dati alla mano, infatti, si tratta di oltre mezzo milione di ragazzi che, famiglia al seguito, si metteranno in moto tutti insieme, nell'ora di punta, per raggiungere le scuole. Chi con mezzi propri, chi con i bus.

E allora il caos è assicurato visto che, oggi, incroceranno le braccia i lavoratori del consorzio Roma Tpl: si tratta di tutti quei bus che mettono in moto il trasporto pubblico periferico. Primo sciopero autunnale, dunque, per il primo giorno di scuola. La protesta, indetta dal sindacato di base Usb per i lavoratori autoferrotranvieri, riguarderà 85 linee di bus periferici che, bloccandosi dalle 8.30 alle 12.30, metteranno a rischio il traffico dalla periferia verso il Centro e viceversa. «La protesta – spiegano dall'Usb – è lper dire ancora una volta no all’applicazione dei contratti di solidarietà, in quanto gli esuberi del personale all’interno del Consorzio non esistono, visto l’utilizzo di lavoratori precari, del lavoro straordinario, fino allo svolgimento di doppi o tripli turni».

L'Agenzia per la mobilità fa sapere che sarà invece regolare il servizio sulle reti Atac, Cotral e Ferrovie dello Stato. Ma non è tutto, possibili disagi al traffico potrebbero derivare anche dai sit-in previsti in via Fornovo, per una protesta presso il ministero del lavoro, e in piazzale dei Partigiani angolo via delle Cave Ardeatine.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 15 Settembre 2014, 11:45
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