Roma, "I soldi o ti infetto", preso il rapinatore
delle farmacie: minacciava con una siringa sporca

Roma, "I soldi o ti infetto", preso il rapinatore delle farmacie: minacciava con una siringa sporca

Si metteva in fila in farmacia per acquistare l'aerosol o le aspirine, ma arrivato al bancone tirava fuori una siringa sporca di sangue. «Ho l'aids, datemi l'incasso» minacciava e poi, in calzoncini e scarpe da ginnastica, scappava via a piedi. Dopo sei mesi di indagini il rapinatore seriale delle farmacie dell'Aventino non ha avuto scampo. I carabinieri della stazione Aventino gli hanno notificato un mandato di cattura per quindici colpi. Tutti commessi lo scorso agosto. Ad incastrare il bandito solitario gli impianti di videosorveglianza di alcuni punti vendita e il riconoscimento delle vittime, tutti farmacisti, ormai terrorizzati. Aventino, ma non solo.

Dalle indagini è emerso che il giovane, Francesco Iosca, 31 anni, di Matera, aveva messo a segno i suoi colpi pure alla farmacia Magna Grecia, in via Corfinio, a San Giovanni; alla farmacia di piazza della Repubblica ed ancora alla farmacia Colli Albani; quindi nella Antica Farmacia di San Giovanni, in via Appia Nuova, o nella vicina farmacia Primavera, e quella Torresi, oppure la farmacia De Angelis in via Marmorata.
 
In un caso il rapinatore per scavalcare il bancone aveva finto anche un malessere, per poi tirare fuori un taglierino appena superato il bancone nonostante l'opposizione della farmacista. «Stai tranquilla», aveva rassicurato Iosca «non urlare che non ti faccio niente, tu dammi i soldi e vado via». Colpo in quel caso sventato dall'intervento di un farmacista che aveva notato la collega in difficoltà. Il bottino, di colpo in colpo, variava tra i 400 e i 2000 euro. Tra i più fruttuosi quello del 21 agosto nell'Antica Farmacia San Francesco, in via San Francesco a Ripa: 1.800 euro. La misura cautelare per Iosca, già in carcere per altre rapine, è stata firmata dal gip Angela Gerardi su richiesta del pm Fabio Santoni. Assistito dall'avvocato Domenico Naccari, però, il giovane si è avvalso della facoltà di non rispondere. «Non ero io» si è limitato a difendersi.
 
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 23 Marzo 2016, 09:55