Raggi, dal no alle Olimpiadi al giallo Fermante.
Oggi il nuovo assessore al Bilancio?

Raggi, dal no alle Olimpiadi al giallo Fermante. Oggi il nuovo assessore al Bilancio?

di Paola Lo Mele
Il no ufficiale alle Olimpiadi del 2024 arriva in Aula Giulio Cesare: con trenta voti a favore e soli dodici contrari, l’Assemblea a maggioranza 5 Stelle approva la mozione che impegna la sindaca e a ritirare la candidatura di Roma. Nel pubblico c’è anche il coordinatore del comitato promotore dei giochi Diana Bianchedi: lei vorrebbe parlare, ma la maggioranza decide che non sono ammessi interventi esterni.

Così, la seduta inizia tra le scintille, con l’opposizione che accusa il M5S di “temere il confronto” e Bianchedi che punta il dito: «Si vota un dossier che evidentemente i consiglieri non hanno letto». Ma i pentastellati tirano dritto sullo stop alle Olimpiadi e Virginia Raggi a stretto giro assesta lo schiaffo finale: «Le pressioni sono state tante, quasi un assedio in Campidoglio - scrive su Fb - questo non è uno stop all’ennesima truffa ai danni dei cittadini».



Per il premier Matteo Renzi «si fa una figuraccia a livello internazionale perché era una decisione presa. Migliaia di posti di lavoro vanno persi sull’altare della rassegnazione». Amaro anche il commento del presidente del Coni Giovanni Malagò: «E’ più unico che raro essere fermati a tre quarti della corsa. Nei prossimi giorni vedrò il presidente del Cio, bisogna raccontargli i nuovi fatti». Nell’attesa dell’incontro, il comitato olimpico internazionale, dice la sua a distanza: «Siamo consapevoli del voto del Consiglio Comunale, così come siamo consapevoli del supporto del Governo Italiano e della Regione Lazio alla candidatura di Roma».

Per qualcuno il sogno olimpico non è ancora sfumato, ma ora, di certo, lo stop certificato dall’aula Giulio Cesare è realtà. Intanto Virginia Raggi è ancora alle prese con il complicato puzzle delle sua amministrazione che rischia di perdere un altro pezzo. Il ragioniere generale Stefano Fermante, segnalando criticità, ha messo a disposizione della sindaca il suo incarico.

Dal Campidoglio fanno sapere che non ci sono dimissioni sul tavolo ma il caso non è chiaro e assume presto i contorni di un piccolo giallo amministrativo. «Sono 20 giorni che nessuno si occupa di bilancio, c’è il rischio default - sostiene il presidente della commissione trasparenza del Comune Marco Palumbo (Pd) - e poi ci sono una serie di interventi per la città che vanno in fumo». Tra timori e polemiche, continua febbrile la selezione di un nuovo responsabile dei conti: dopo l’addio di Marcello Minenna, il dietro front su Raffaele De Dominicis, il forfait di Salvatore Tutino, oggi forse arriverà il nome definitivo.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 30 Settembre 2016, 08:31
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