Roma, primarie Pd: ecco il programma
di Morassut, Mascia e Pedica

Roma, primarie Pd: ecco il programma di Morassut, Mascia e Pedica

di Paola Lo Mele
Roberto Morassut, ex assessore nell’era Veltroni: lei è consedirato, assieme a Giachetti, il big di queste Primarie. Qual è il primo problema da risolvere a Roma?
«Non c'è una gerarchia di problemi, ma una serie di problemi collegati, come ad esempio il tema delle periferie e quello della mobilità. La città ha bisogno di una visione di insieme. Serve rimettere in sesto il bilancio abbassando le tasse, che sono eccessive, ed ampliando la capacità di acquisto delle famiglie e di investimento della Capitale. Serve potenziare l’amministrazione allontanando gli infedeli e valorizzando i dipendenti che si impegnano. Sono queste le precondizioni per agire, ad esempio, sui trasporti, sulla manutenzione e sul sociale, per dare risposte a una città diventata più povera e sofferente.

Quale la più grande ricchezza, da valorizzare, della città?
«La ricerca e la formazione. Roma può essere leader nel campo della ricerca medico-sanitaria e realisticamente, e in tempo non troppo lunghi, può dotarsi di tre campus universitari pubblici nelle aree di Pietralata, Tor Vergata e del comprensorio Testaccio-Marconi-Ostiense. Questo sarebbe vitale per conquistare un posto di leadership a livello europeo per la città. 

Le prime tre cose che farebbe in Campidoglio?
Reintrodurrei subito le figure del funzionario e del verificatore annonario, che hanno la funzione di colpire il commercio abusivo. Una lotta vera, insomma, a abusivismo e contraffazione. Chiederei all’Atac uno sforzo straordinario per contrastare l’evasione tariffaria, aumentando il numero dei verificatori sui bus. E poi dichiarerei guerra al gioco d’azzardo, un fenomeno che impoverisce soprattutto le persone anziane: un male sociale che nella “mia” Roma va debellato radicamente. Anzi, a tal proposito, vorrei capire con quali criteri sono state autorizzate le case da gioco, soprattutto in periferia...».

Se vincesse, vorrebbe in squadra qualcuno dei suoi sfidanti? Chi?
«A questo non ho pensato, alla squadra penserò dopo le primarie. Per serietà la renderó pubblica prima del voto».

GIANFRANCO MASCIA: "FONDI A ATAC E ASILI MENO CARI"
Gianfranco Mascia, quale il primo problema da risolvere a Roma?
«Quello della mobilità dello smog. Bisogna intervenire immediatamente perché i morti a causa dello smog sono un problema serio, ma lo è anche il fatto che la gente, in assenza di un tpl efficiente, è costretta a prendere la macchina. Chiederei alla Regione Lazio i fondi dovuti all'Atac e allo Stato quelli per la manutenzione dei mezzi».
Quale la più grande ricchezza, da valorizzare, della città?
«Il verde. Il Roma è il Comune agricolo più ampio di Europa. Bisogna valorizzare questa vocazione insieme al turismo. E i fondi per farlo ci sono. La tassa di soggiorno, ad esempio, è cospicua e queste risorse devono essere utilizzati per azioni anti-degrado. Per l'agricoltura ci sono i fondi UE, che non vengono utilizzati, a cui bisogna attingere». 
Le prime tre azioni che farebbe in Campidoglio?
«Sarebbero ad effetto immediato. No alla privatizzazione degli asili, rendendoli più accessibili anche a livello economico. Stop immediato al consumo del suolo a vantaggio delle ristrutturazioni. Garantire la legalità in Campidoglio blindandolo da mafia e corruzione. Affiderei questo assessorato all'opposizione».
Se vincesse vorrebbe nella sua squadra qualcuno degli sfidanti alle primarie? Chi?
«Vorrei Roberto Giachetti in un assessorato importante».

PEDICA: "CAMBIARE IL SISTEMA PER CAMBIARE ROMA"
Stefano Pedica, qual è il primo problema da risolvere a Roma?
«La mobilità. Ci sono tantissimi problemi ma il primo è quello dei trasporti e delle buche , seguito a ruota da affittopoli. Gli scandali di parentopoli, affittopoli e Mafia Capitale devono servire per cambiare la città e la mentalità di chi la amministra. Non c'è un comparto della vita cittadina che non sia sotto inchiesta. La mia Roma non è quella attuale».
Quale la più grande ricchezza, da valorizzare, della città?
«La pazienza dei romani, che per ora hanno ingoiato amarezza e basta. Non scordiamoci che siamo i cittadini che pagano le tasse piu alte di Italia, a fronte di servizi spesso inesistenti. In più, tutta la storia di questa città non viene abbastanza valorizzata all'estero».
Le prime tre cose che farebbe in Campidoglio?
Manterrei gli asili comunali in piedi. Ripristinerei tutte le linee bus soppresse. E farei pagare gli adeguati canoni di affitto a tutti coloro che vivono nelle case del Comune, soprattutto a chi è stato facilitato attraverso amicizie».
Se vincesse, vorrebbe in squadra qualcuno dei suoi sfidanti? 
«La campagna elettorale porta ad avere una visione di Roma anche con punti di vista differenti. Riterrei giusto che, almeno all’interno del Pd chi vince prende in squadra gli altri due».
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 2 Marzo 2016, 09:25
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