Pontina, nuovi roghi e incubo esodo.
La canzone sui disagi diventa virale - Video

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di Lorena Loiacono
Chiusure notturne e fiato sospeso per il fine settimana, gli automobilisti a rischio sulla Pontina per il primo grande esodo estivo dei romani. Da domani in poi, in migliaia, saranno le auto e le famiglie dirette alla volta delle spiagge sul litorale romano. Una partenza di massa, prevedibile per l'ultimo week end di luglio, che potrebbe rivelarsi rovente e mettere in ginocchio la viabilità della Pontina già decisamente compromessa da circa 10 giorni: dal 18 luglio infatti, giorno del primo grande incendio all'altezza di Castel Romano che ha mandato in fumo circa 10 ettari di vegetazioni, la viabilità ha subito intoppi, chiusure e ancora roghi di sterpaglie. 

Oltre al troppo fumo che puntualmente investe le carreggiate. Questa notte infatti la circolazione è stata interrotta, dalle 21,30 di ieri sera alle 6.30 di questa mattina, per consentire gli interventi di potatura delle alberature pericolanti, coinvolte nell'incendio della scorsa settimana: la strada è stata quindi chiusa in direzione di Latina, per circa un chilometro a partire dallo svincolo di Castel Romano. L'Astral, l'azienda strade del Lazio, ha previsto una viabilità alternativa con lo svincolo di Castel Romano, al km 22+500 circa, mentre in entrata potevano essere impiegate le strade interne e le relative rampe da Castel Romano sulla Pontina, al km 23+750. Purtroppo, infatti, sono state decine gli alberi da tagliare, resi pericolosi dalle fiamme che, da lunedì della scorsa settimane, hanno costretto i vigili del fuoco a continui interventi. Oltre all'arrivo di canadair e volontari della protezione civile con tanto di bottigliette di acqua per gli automobilisti bloccati nelle vetture. Per ore nel traffico. 

E la Pontina, tra le strade più percorse di Italia, ha provocato non pochi problemi a tutto il quadrante Roma sud, congestionando a catena da giorni anche la via Laurentina, la Litoranea e l'Ardeatina. Intanto la Procura di Roma ha aperto un fascicolo contro ignoti aspettando l'esito di tutte le verifiche portate avanti dal Corpo Forestale (che sta predispondendo trappole anti-piromani: telecamere e sensori per incastrare gli autori dei roghi). E ieri pomeriggio l'emergenza è arrivata tra li scranni della Camera nel question time del ministro dei Trasporti, Graziano Delrio, chiamato a rispondere sui presunti ritardi nell'attivazione delle procedure di emergenza sulla via Pontina a seguito dell'incendio.
Nel mirino ci sono le solite sterpaglie, da tagliare, e il sospetto che tanti roghi possano essere stati volontari.

SUL WEB LA CANZONE DI EMILIO STELLA DIVENTA VIRALE Ogni mattina un uomo si sveglia e si mette in fila lungo una strada che porta verso il mare, che porta verso Roma come un po' tutte le strade ma domani è un altro giorno e tutto è come prima. La strada in questione è la Pontina mentre parole e musica, rigorosamente rap, sono di Emilio Stella. Già autore del tormentone estivo del 2014 Capocotta non è Kingston. 



Un giovane cantautore romano che, vivendo a Pomezia, conosce bene i guai della Pontina. La strada, appunto, che porta verso il mare. E il suo brano, che a sua volta porta il nome della strada statale, sta impazzando sul web. Partito da Youtube ha fatto velocemente il giro dei social tra una condivisione e l'altra. E in tempi non sospetti. Emilio infatti, 32 anni, ha scritto le prime rime in primavera. Ma oggi, con una Pontina soffocata da traffico e roghi, il testo è più che mai attuale. «La Pontina è la strada che mi divide da Roma, dal mio lavoro spiega Emilio ho pensato di scriverci un brano quando una volta, in fila con altre auto come un branco di pecore, ho visto una pecora in carne e ossa che, da sola, percorreva la strada nel verso opposto. Lei, fuggita dal branco, e noi, intrappolati. Mi sembrava una metafora fortissima».

E allora, di rima in rima, ecco il brano tormentone dell'estate 2016. «Ho voluto sdrammatizzare i disagi della Pontina, noi romani siamo molto bravi in questo. Per me rappresenta la strada della vita: piena di ostacoli e obiettivi da raggiungere ma poi, una volta arrivato alla meta, ecco altri ostacoli da superare. E domani si ricomincia». Come ha cominciato Emilio? «Mio nonno costruiva chitarre, me ne regalò una piccola prima di morire e io, da quel momento, ho voluto imparare a suonare: avevo 11 anni. Me lo porto dentro, in questo modo. Sono autodidatta e le prime rime sono state per la bambina del cortile che mi piaceva». E di strada ne ha fatto Emilio che oggi, dalla scuderia di giovani talenti romani Asino che vola, suona al Chiringuito e il 6 agosto a Villa Ada con la band Muro del Canto. «Il successo sui social? Ho più condivisioni che like. Vuol dire che il brano piace davvero».
Ultimo aggiornamento: Giovedì 28 Luglio 2016, 09:05
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