Paradiso 2.0, Roberto Ciufoli reinterpreta Dio e i comandamenti al Piccolo Eliseo

Paradiso 2.0, Roberto Ciufoli reinterpreta Dio e i comandamenti al Piccolo Eliseo

di Giancarlo Leone
T ra le novità assolute di quest’anno del Piccolo Eliseo c’è un successo che arriva direttamente da Broadway, Paradiso 2.0-Un atto di Dio di David Javerbaum, tratto da unbestseller. Nel ruolo di un tecnologico e adirato Dio c’è il bravo e simpatico Roberto Ciufoli, alle prese con la creazione di un nuovo Universo regolato da dieci nuovi comandamenti. «Anche se tecnologicamente all’avanguardia, questo Dio arriva dall’Antico Testamento, con due arcangeli, Gabriele e Michele. Si è reso conto che l’aver creato il mondo in sei giorni ha prodotto delle pecche. Perciò, molto seccato per come stanno andando le cose, decide di riscrivere i Comandamenti, perché i precedenti non hanno sortito l’effetto desiderato». Giudizio universale? «Diciamo che presenterà il conto e il progetto di un nuovo Universo, per cancellare i danni dell’umanità e ricominciare da capo». Comandamenti «Visto che Dio si personifica in un attore, ecco che i comandamenti diventeranno numeri di un grande circo spirituale, in veste comica dove un Dio Biblico, quello di duemila anni fa, si rimette in discussione». C’è un comandamento che Roberto Ciufoli vorrebbe riscrivere, come attore e come persona? «Bah, sono pur sempre un attore, non voglio trasformarmi in un predicatore, per carità. Mi rifarei a un titolo di un film di James Bond, Vivi e lascia vivere. E, ricordando quel grande personaggio di spettacolo e uomo che era Totò: ho detto tutto».
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 14 Dicembre 2016, 08:46
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