Omicidio Varani, Foffo ascoltato in carcere.
"A Luca hanno dato la droga dello stupro"

Omicidio Varani, Foffo ascoltato in carcere. "A Luca hanno dato la droga dello stupro"

di Davide Manlio Ruffolo
Si è conclusa ieri quella che doveva essere l'ultima audizione di Manuel Foffo, uno dei due assassini di Luca Varani, ma ce ne saranno altre. «È vero, quella notte abbiamo deciso di uccidere qualcuno», ha raccontato il 30enne al pm Francesco Scavo. 

Un interrogatorio fiume, iniziato alle 11 e terminato alle 20, in cui il ragazzo, incalzato dal magistrato, ha ripercorso tutte le fasi dell'omicidio del 4 marzo aggiungendo dettagli. Ora, per far luce sul delitto, si attendono i risultati delle superperizie mentre, dall'autopsia, è emerso che alla vittima era stata somministrata un'ingente quantità di GHB (droga dello stupro).

Nel frattempo dalle motivazioni del Riesame, con cui è stata rigettata la richiesta di revoca della custodia cautelare in carcere, avanzata dalla difesa di Marco Prato, emergono nuovi risvolti. In particolare quelli raccontati agli investigatori, in due distinte occasioni, da un'amica di lunga data di Marco Prato. Secondo lei, l'amico «è capace di crudeltà psicologiche, è sicuramente un manipolatore l'ho visto più volte utilizzare questa sua intelligenza e acume per ferire le persone in modo raffinato e sofisticato la sua capacità di sfruttare la dialettica spigliata è una delle sue forze, infatti poteva utilizzarla sia a suo vantaggio per tirarsi fuori da situazioni scomode, per far ridere, per attirare l'attenzione, per ottenere quello che voleva o come arma di difesa».

La giovane, inoltre, racconta che «Marco da un po' di tempo aveva un profilo da donna su Tinder e Grinder, due app di incontri dove adescava etero, li faceva drogare, ubriacare, vedere film porno e poi ci faceva sesso orale». Fatti di cui l'amica è sicura perché «me li ha raccontati direttamente lui Marco si vantava delle sue gesta, era motivo di orgoglio riuscire a conquistare tutti questi ragazzi». Dalle carte del Riesame traspare anche la violenza cieca dei due assassini che, con un coltello, avevano reciso la gola di Luca proprio «come si affetta una fetta di pane».
Ultimo aggiornamento: Venerdì 8 Aprile 2016, 09:10
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