Roma, sgomberato il campo profughi abusivo
davanti alla stazione Tiburtina: tensione con la polizia

Roma, sgomberato il campo profughi abusivo davanti alla stazione Tiburtina: tensione con la polizia
Tensione alla stazione Tiburtina per la presenza di un centinaio di profughi.







All'arrivo della polizia in largo Guido Mazzoni si è scatenato un fuggi fuggi generale: 18 sono stati identificati e portati all'ufficio immigrazione, gli altri si sono dispersi.













Gli immigrati hanno tentato di opporre resistenza.



La polizia ha portato a forza all'ufficio immigrazione di via Patini diciotto eritrei. I migranti saranno identificati. Spariti gli altri profughi che stazionavano da quattro giorni alla stazione. Secondo quanto si apprende gli eritrei sono richiedenti asilo la cui posizione è al vaglio della polizia.







Nelle immagini dello sgombero diffuse da SkyTg24, si vedono agenti di polizia che bloccano a terra alcuni immigrati. Altri invece vengono invitati a salire sull'autobus delle forze dell'ordine.
Altri ancora, invece, cercano di fuggire ma vengono inseguiti e ripresi.
I profughi, circa un centinaio di nazionalità etiope ed eritrea, per giorni erano rimasti accampati nel piazzale, trovando riparo sotto gli alberi e nelle aiuole, chi con un telo dove distendersi, chi solo con un cartone. C'erano donne, una delle quali incinta, e la gran parte erano giovani. «Vogliamo andare via dall'Italia, in Germania», aveva raccontato uno di loro a una cronista dell'Adnkronos poco prima dell'arrivo della polizia.



Come ha spiegato l'assessore alle Politiche Sociali di Roma Capitale Francesca Danese, che ha chiesto un tavolo urgente con prefettura e Viminale, i migranti «in fuga dalle guerre e dalla povertà, usano l'Italia come un ponte per raggiungere il Nord Europa, soprattutto Svezia e Germania, e perciò non vogliono essere identificati nel nostro Paese».



«L'assessorato alle Politiche sociali sta seguendo da giorni la situazione nell'area circostante alla Stazione Tiburtina dove sostano numerose famiglie etiopi ed eritree, anche con bambini. Stiamo arginando, per quanto possibile, i disagi alla popolazione attraverso i servizi della sala operativa sociale del Comune, insieme al II Municipio, alla rete del volontariato e ai tanti cittadini del quartiere - che ringrazio per la testimonianza di grande umanità - che si sono mobilitati. Tutti insieme siamo impegnati per contenere le difficoltà materiali dei transitanti e della popolazione residente, attivando le risorse possibili», dichiara ancora l'assessore alle Politiche Sociali.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 12 Giugno 2015, 11:39