"Incontrai Marco Prato per fare un'orgia.
Capii subito che era un pazzo manipolatore" -Foto

"Incontrai Marco Prato per fare un'orgia. Capii subito che era un pazzo manipolatore"
«Quando lo incontrai, eravamo io, lui, un mio amico e un suo amico, che diceva di essere eterosessuale ma era disposto a fare un'orgia. Quella sera stessa capii subito che non mi piaceva».

Un 25enne gay romano, che avrebbe conosciuto Marco Prato lo scorso anno, descrive così a Gay.it il killer di Luca Varani. «Ci invitarono a cena, noi volevamo solo fare sesso ma poi spuntò fuori la cocaina. Ce n'era tantissima, era chiaro che avesse molti soldi» - spiega il giovane - «Doveva essere un festino a base di sesso, ma lo era solo di droga e il suo amico etero mi sembrava manipolato fin troppo facilmente da lui, con il pretesto della cocaina. Dopo quella volte, non l'ho più voluto vedere».

Quando gli chiedono cosa pensa possa essere successo nell'appartamento del Collatino, il ragazzo risponde così: «Prato riusciva a fare il lavaggio del cervello a tutti, anche gli etero, e andava pazzo per la cocaina, proprio come tutte le persone che era in grado di manipolare. Forse l'omicidio potrebbe essere dovuto ai deliri della cocaina misti al piacere sessuale, ma non so come possa essere andata. Dubito che Varani si sia rifiutato di fare sesso dopo aver consumato cocaina, in quegli ambienti tutti sanno come funziona il gioco».
Ultimo aggiornamento: Martedì 8 Marzo 2016, 14:50
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