Malagò: “Flaminio e Palazzetti? Non sono del Coni, dovrà pensarci il Campidoglio”

Malagò: “Flaminio e Palazzetti? Non sono del Coni, dovrà pensarci il Campidoglio”

di Piergiorgio Bruni
«A Roma penseremo solo ai nostri asset». Lapidario e chirurgico il presidente del Coni, Giovanni Malagò, abbandona i progetti capitali. L'interruzione della corsa olimpica, per forza di cose, lascerà il segno. Oltre a un danno d'immagine difficilmente quantificabile per la città (e per l'Italia), c'è la spina dell'impiantistica sportiva. In primis lo stadio Flaminio che, di proprietà del Comune, salvo miracolosi provvedimenti, è destinato a restare nell'oblio ancora per diversi anni. Un oblio fatto di degrado, sporcizia e decadenza.

«Da oggi ha chiarito Giovanni Malagò durante la conferenza stampa che ha sancito lo stop ufficiale alla candidatura il Coni si occuperà soltanto del Paese, smettendo di pensare a Roma. Quindi auguri per il Flaminio, auguri per i 15 palazzetti. È doveroso che io mi occupi di tutto il Paese. Nessuno potrà mai cancellare la nostra storia, ma guardiamo al futuro». E il domani della capitale appare a tinte fosche. Transeat per quei campi polivalenti che sarebbero potuti nascere, uno per municipio, all'interno del Raccordo, ma alcune aree già esistenti rischiano di sparire. 

La Nuova Fiera di Roma, ad esempio, avrebbe potuto giovare di un corposo e necessario restyling. Così come il Tre Fontane che, con le Olimpiadi e grazie all'impegno del presidente del Cip, Luca Pancalli avrebbe accolto lo sport paralimpico. Villa Ada sarebbe tornata ai fasti dei primi del 900 mentre impianti come il Maurizio Melli al Torrino, l'impianto comunale di via Balzaretto alla Pisana, il campo villa Gordiani, il Gualandi all'Ostiense, il parco della Madonnetta ad Acilia o, anche, i Pratoni del Vivaro avrebbero ritrovato dignità, migliorie e fruibilità. 

Ora, però, senza l'eventualità di ospitare i Giochi, le chance di rinascita sono affidate soltanto ad un protocollo d'intesa: «Domani (oggi, ndr) ha spiegato Malagò con Renzi presenteremo gli interventi analitici, 180 circa, inseriti nel progetto Fondo sport e periferie del governo».
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 12 Ottobre 2016, 11:13