Mafia capitale, assegnata scorta a Marino.
Lui rinuncia: "Usare agenti per la sicurezza"

Mafia capitale, assegnata scorta a Marino. Lui rinuncia: "Usare agenti per la sicurezza"
Il sindaco di Roma, Ignazio Marino, ha rifiutato ufficialmente la scorta. Il prefetto di Roma, Giuseppe Pecoraro, ha inviato una lettera in Campidoglio, alcuni giorni fa, con cui ha informato il primo cittadino che devono essergli assicurate «misure di protezione personale».



Il servizio previsto sarebbe quello di livello 4 (ossia tutela su auto non blindata). Una decisione che giunge dopo gli sviluppi dell'inchiesta «Mondo di Mezzo» che ha fatto emergere alcune intercettazioni che ponevano il primo cittadino come «ostacolo ai disegni criminali». Da quanto si apprende, il sindaco ha fatto però sapere di volere rinunciare alla misura di protezione personale preferendo che le forze di sicurezza pubblica «siano impiegate per la città e per la tutela delle romane e dei romani e non per difendere il primo cittadino», come già sottolineato in diverse interviste e occasioni dal sindaco Marino, che aveva evidenziato l'uso troppo diffuso di misure di protezione personale.



«Sono centinaia le persone che in questa città hanno la scorta forse non necessaria - ha dichiarato recentemente il primo cittadino -. Forse quegli uomini e quelle macchine potrebbero essere utilizzate per esempio per la sicurezza nelle nostre periferie».
Ultimo aggiornamento: Venerdì 26 Dicembre 2014, 16:40