Varani, Foffo: "Gli abbiamo tagliato le corde vocali".
Caccia ai due amici e ai pusher -Foto
di Davide Manlio Ruffolo
«Luca ha sofferto moltissimo», spiega il ragazzo, puntualizzando che ad assestare la decisiva pugnalata al cuore, la cui lama è rimasta conficcata nel petto del giovane fino a quando non l'ha rimossa il medico legale, «è stato Marco». Al termine della mattanza, prosegue il 30enne, i due hanno coperto il cadavere con un telo e hanno dormito per 6 ore. Un racconto lucido e spietato, in cui gli investigatori non hanno ravvisato alcun pentimento, quello di Foffo secondo cui «in passato avevo avuto un momento in cui avevo l’intenzione di far del male a qualcuno. Non so come questa idea maturava in me ma non ho mai pensato che potesse concretizzarsi».
Tuttavia qualcosa è scattato nella mente del giovane e dell'amico Prato, infatti giovedì «quando eravamo in macchina non abbiamo portato a termine la nostra intenzione di fare male a una persona perché non abbiamo trovato nessuno altrimenti lo avremmo fatto. Non ricordo quanto tempo girammo in macchina ma so che non abbiamo fatto uso di cocaina durante la nostra uscita». Così i due avrebbero ripiegato su una perfetta vittima sacrificale, Varani, attirandolo in una trappola con la promessa di 120 euro in cambio di un rapporto sessuale. Nel frattempo il Pm Francesco Scavo prosegue le indagini e, nei prossimi giorni, sentirà i due amici che avrebbero fatto visita a Foffo e Prato nelle ore antecedenti all'omicidio. A quel punto scatterà una vera e propria caccia ai pusher che hanno fornito, ai due killer, droga per un valore superiore ai 1000 euro.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 9 Marzo 2016, 10:45
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