Inquinamento acustico, è l'area del Colosseo la più rumorosa di Roma

Inquinamento acustico, è l'area del Colosseo la più rumorosa di Roma

di Flavia Scicchitano
Decibel alle stelle nelle strade della capitale. Dal centro alle periferie, alle zone con scuole, monumenti e ospedali, l’inquinamento acustico schizza oltre i limiti di legge. E tra i punti più chiassosi c’è proprio il Colosseo. A rivelarlo è il nuovo dossier di Legambiente sul rumore a Roma: dai 78 monitoraggi effettuati tra l’8 e il 14 novembre su 42 luoghi diversi della città è emerso che nel 54,5% dei posti il rumore supera i limiti consentiti nei livelli medi. Nel 74% dei casi i picchi di chiasso risultano addirittura fuori controllo.

Ad aggiudicarsi la maglia nera del frastuono è piazza del Colosseo, dove il rumore medio si aggira sui 76 decibel. Poi c’è viale Regina Margherita, all’ingresso del Policlinico Umberto I, con 74 decibel. E di nuovo via di San Gregorio, tra l’Anfiteatro Flavio e il Circo Massimo, con 73 decibel. «Roma è prigioniera delle auto e del loro rumore - commenta Roberto Scacchi, presidente di Legambiente Lazio - Bisogna liberare dal traffico e dal chiasso i luoghi sensibili come ospedali e scuole. Ma il profilo allarmante è tracciato al Colosseo: bisogna pedonalizzare subito la piazza e via di San Gregorio fino al Circo Massimo. C’è già una delibera che prevede la pedonalizzazione completa dell’area, da cui deve passare il Grab. Ora bisogna salvare il Colosseo».

Ma nonostante le strade non fossero trafficate (le rilevazioni si sono svolte in orario centrale della giornata per evitare il caos delle auto nelle ore di punta) dalle misurazioni dei volontari di Legambiente Lazio e dei Circoli Città Futura e Mondi Possibili emergono altre zone assordanti oltre misura: largo di Santa Susanna, piazza della Repubblica, via Nazionale, via dei Serpenti, via degli Annibaldi, lungotevere altezza dell’ospedale FatebeneFratelli, via Portuense tra lo European Hospital e il San Camillo Forlanini. «Il piano di zonizzazione acustica è rimasto inattuato - osserva ancora Legambiente - Solo allontanando le auto dal centro e dalle zone di studio e degenza si garantisce la salute delle persone dai rischi dell’inquinamento acustico e quella dei monumenti».
Ultimo aggiornamento: Giovedì 17 Novembre 2016, 09:18
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