Immigrati trasferiti all'Infernetto,
protesta dei residenti: "Non li vogliamo"

Immigrati trasferiti all'Infernetto, ​protesta dei residenti: "Non li vogliamo"

di Flavia Scicchitano
«Noi qui non ce li vogliamo, vadano via». Dopo gli scontri di Tor Sapienza e il trasferimento forzato dei rifugiati dal centro accoglienza di via Morandi scoppia la nuova rivolta anti immigrato. Questa volta alle porte di Ostia, all'Infernetto, dove giovedì scorso («senza nessun preavviso», aveva detto il presidente del X Municipio Tassone) sono arrivati parte dei profughi, tutti minori, stranieri, egiziani, etiopi, bengalesi, rimbalzati dalla periferia est di Roma a seguito delle violente proteste degli abitanti.





Una quarantina, ricollocati di fretta e furia nel centro immigrati di via Salorno. Ma nel giro di soli due giorni - dopo un sabato caldo tra la marcia delle periferie in centro e la prima rissa tra i rifugiati appena traslocati - anche nel quartiere residenziale sulla Colombo è salita la tensione. Ieri mattina alle undici i residenti sono scesi in piazza: «Noi qui non ce li vogliamo, vadano via - il grido dei manifestanti -. Siamo come a Tor Sapienza, ogni giorno ci sono furti negli appartamenti e nelle ville, questi nuovi immigrati non faranno altro che incrementare la criminalità».



Sul posto anche Fdi che, insieme al Comitato Difesa del X Municipio, annunciano per sabato 22 novembre una nuova manifestazione: «Portare gli immigrati di Tor Sapienza all'Infernetto non è la soluzione - spiegano - L'emergenza sociale non può essere scontata sulla pelle delle famiglie italiane, in un quartiere già abbandonato a sé stesso e al degrado. Il sindaco Marino vuole un'altra Tor Sapienza e come Fdi-An ci opporremo per impedirglielo».



E intanto il presidente del IX municipio, Daniele Santoro lancia l'allarme: «Rischiamo una deriva della cosiddetta marcia delle periferie».
Ultimo aggiornamento: Lunedì 17 Novembre 2014, 09:46
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