Per le strade di Roma in sella alla nuova Honda
Cb650f. Ecco il test tra buche, consumi e look naked

Per le strade di Roma in sella alla nuova Honda Cb650f. Ecco il test tra buche, consumi e look naked

di Franco Pasqualetti
Un test su strada per mettere a dura prova ogni parte della moto. Sospesnsioni, motore, ciclistica. Per testare la Honda Cb650f abbiamo scelto la città più dura per le due ruote: Roma. Dai sampietrini della via Appia Antica fino ai gradoni di piazza Venezia, passando per i rettilinei della Cristoforo Colombo e i saliscendi della Panoramica di Monte Mario. Una prova a tutto tondo per vedere la risposta della naked nipponica.

SORPRESA AL SEMAFORO Sarà per le colorazioni accattivanti scelte dalla Honda, sarà per il design innovativo o somplicemente perché la Cb650f è davvero un gioiellino di tecnica e ricerca: fatto sta che al semaforo gli occhi della prima fila (quella che a Roma è dedicata esclusivamente a scooteristi e motociclisti) sono tutti per lei. Un effetto wow che aumenta quando scatta il verde. Qui, oltre agli sguardi sale il battito del cuore assieme ai giri del motore (4 cilindri Honda,questa unità da 649 cm3 si può sintetizzare così: potenza equilibrata, massima elasticità, consumi ridotti. I cavalli a disposizione sono 87 a 11.000 giri/min, mentre il picco di coppia arriva a 8.000 giri/min, con 63 Nm. Al fine di migliorare l’erogazione ai bassi regimi, i progettisti Honda hanno applicato un particolare brevetto all’impianto di scarico, dotato di apposite paratie interne che comprimono i flussi e incrementano la sensazione di spinta). I consumi? Honda dichiara 21 km/litro nel ciclo misto. Confermati anche nella nostra prova romana.



SAMPIETRINO NON TI TEMO Storicamente le moto non brillano su buche, dossi o imperfezioni dell'asfalto. Ma in sella alla Cb650f anche questo mito svanisce: abbiamo messo a dura prova le sospensioni della moto su strade pessime come l'Appia Antia o piazza Venezia: nessun problema. La risposta dell'ammortizzatore a regolazione variabile e della forcella anteriore (da 41mm) sono ottime. Nessuno squilibrio o colpo sulla schiena: tutto fila liscio come su uno scooterone ad altissime prestazioni.



AMORE A PRIMA VISTA SUL GUIDATO La vera anima della Cb650f esce fuori nei tratti dove si può sfruttare la ciclistica della naked: l’agilità è buona e garantisce una guidabilità frizzante, piacevole e divertente nel misto. Pur non essendo eccelsa nei cambi di direzione, una volta scelta la traiettoria la Cb650f rimane piantata e aggrappata all'asfalto disegnando curve pazzesche anche sui tornantoni che da piazzale Clodio portano fin su la vetta di Monte Mario.



DRITTA SUL RETTILINEO La brillantezza del 4 cilindri l'abbiamo testata alla grande sulle arterie ad alto scorrimento della Capitale. Dalla Cristoforo Colombo alle corsie del Raccordo anulare, dove l'asfalto è una tavola da biliardo la moto va alla grande facendo apprezzare tutta la sua genuina potenza, mai eccessiva e sempre dosata a dovere da un sistema di erogazione del gas davvero da 5 stelle.



PIANTATA SUI FRENI E MAI SCOMPOSTA La sintesi della Cb650f è proprio questa. Una moto che, anche nel ciclo cittadino più spinto, reagisce sempre puntualmente, rendendo facili anche le situazioni più esasperate. Difficile (impossibile...) trovare un difetto a questo gioellino: persino il fatto della mancanza di carenature viene sopperito da un telaio che avvolge il motociclista e lo rende un tutt'uno con il mezzo.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 13 Aprile 2015, 12:46
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