Gentilini, da 125 anni la colazione dei romani:
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Gentilini, da 125 anni la colazione dei romani: viaggio nella fabbrica sulla Tiburtina

di Lorena Loiacono
Da 125 anni rendono più dolce il risveglio dei romani. Sono i biscotti Gentilini che, nel latte a colazione o con un velo di marmellata sopra, accompagnano generazioni di famiglie. Praticamente da sempre. La prima traccia di un negozio Gentilini a Roma, quello di via Principe Amedeo, risale infatti al 1890 quando il marchio apparve sulla Guida Monaci.





Da allora sono passati 125 anni: l'azienda ha attraversato due Guerre Mondiali, un'occupazione da parte degli americani nella sede di via Novara e un rilancio strepitoso dal secondo dopoguerra in poi fino all'apertura nel 1957 della sede attuale, in via Tiburtina. Ma la vera storia di Gentilini l'hanno scritta loro, i protagonisti indiscussi: i biscotti Novellini e gli Osvego e poi ancora le Margherite, i Brasil, i Nocciolini e i Vittorio. Presenze immancabili nelle famiglie romane ma non solo. I biscotti Gentilini arrivano infatti nelle dispense di tutta Italia con le loro inconfondibili biscottiere colorate. Una per ogni occasione. E non può mancare, quindi, quella celebrativa per i 125 anni di attività: per ora è solo un prototipo ma dal prossimo autunno sarà in vendita in una versione speciale, in grado di togliere l'umidità dai biscotti. Per l'anniversario usciranno anche un libro sulla storia dell'azienda ed entro settembre due creazioni dedicate agli appassionati: gli Osvego al cioccolato e le fette biscottate tostate all'olio d'oliva.











Ed è così che Gentilini guarda al futuro con un occhio sempre attento alla tradizione che ha reso famoso il marchio nelle cucine degli italiani. Senza perdere di vista la storia dell'azienda, da sempre a conduzione famigliare: fondata da Pietro Gentilini, negli anni è passata nelle mani dei sei figli tra cui Ettore che, reduce da una prigionia in India dopo la cattura in Africa nella seconda guerra mondiale, l'ha fatta crescere e l'ha poi affidata al figlio Paolo Gentilini, l'attuale presidente. Il legame con il passato è fortissimo tanto che, nell'azienda, è presente un vero e proprio museo in cui sono raccolti decenni di attività con foto e materiali d'epoca. E non solo, sono esposti anche premi di ogni sorta e ben 3 medaglie d'oro. Segnali indelebili di un lavoro fatto sempre con passione.



Gli appassionati dei biscotti Gentilini sono soprattutto italiani, legati alla colazione tradizionale fatta con latte e biscotti, ma c'è anche chi si fa spedire i rifornimenti fino in Brasile. Ed è così che il biscotto dei romani da via Tiburtina, unica sede in Italia, conquista anche le spiagge del Sud America.



PAOLO GENTILINI: "QUALITÀ E FRESCHEZZA IL NOSTRO SEGRETO" L'odore dei biscotti pervade tutta l'azienda ed è di quelli da far venire l'acquolina in bocca in pochi istanti.

Ma qual'è il segreto dei biscotti Gentilini? A spiegarlo ai lettori di Leggo è il presidente, Paolo Gentilini, dalle cui parole trapelano professionalità e amore per il proprio lavoro.

«La ricetta dei nostri biscotti è semplice: servono materie prime di qualità e sempre fresche. Dal burro al latte fino al miele. La differenza con altri prodotti è evidente. Sta tutta nella fragranza e nel sapore».

Quanto tempo ci vuole per creare un biscotto, ad esempio un Novellino?

«In tutto, dall'impasto al confezionamento, passano circa 40 minuti. Nel dettaglio servono 7 minuti per fare l'impasto, 7 minuti per la formatura, 6 per la cottura e 3 per il raffreddamento. Poi si passa alla filiera del confezionamento».

Quanti biscotti sfornate ogni giorno?

«Circa 200 quintali, considerando tutte le diverse qualità».

Non solo biscotti, nelle vetrine del museo spiccano gadget del passato, come gli yo-yo e i salvadanai, e le tante biscottiere realizzate anche per celebrare le ricorrenze speciali come quella per l'Unità d'Italia andata decisamente a ruba. E dalla Gentilini escono anche tante ricette...

«È vero, tra le mie preferite c'è quella del tiramisù realizzato con i biscotti Novellini e gli Osvego. Hanno un impasto che si presta decisamente al risultato».
Ultimo aggiornamento: Martedì 9 Giugno 2015, 09:25
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