Droga e armi, sgominata una maxi-gang
tra Tor Bella Monaca e Centocelle

Droga e armi, sgominata una maxi-gang ​tra Tor Bella Monaca e Centocelle

di Angela Camuso
La legge del più forte che si afferma a colpi di pistola in strada, coltellate, aggressioni razziste. Sullo sfondo i traffici di droga, armi, merce rubata.





Gli sporchi affari gestiti dai giovani boss romani di Tor Bella Monaca (Alessio Lori e Leonardo Bevilacqua, di 24 e 30 anni, arrestati ieri dai carabinieri di via Inselci insieme ad altre sette persone) confermano la situazione di estremo degrado e allarme sociale in cui versa il quartiere periferico della capitale.



I miliari hanno smascherato la banda di Lori e Bevilacqua mentre svolgevano le indagini sull'omicidio di Roberto Musci, ucciso a colpi di pistola il 23 gennaio 2014 a Casalotti. All'inizio Lori e Bevilacqua erano stati sospettati per quel delitto, anche se poi ne sono risultati estranei. Tuttavia, seguendo i loro movimenti, gli investigatori hanno scoperto che i due erano soliti circolare armati per Tor Bella Monaca e che spesso avevano utilizzato le armi per minacciare e gambizzare “concorrenti” dediti alla spaccio, o punire chi sgarrava.



Non solo. Secondo gli investigatori furono sempre Lori e Bevilacqua, il 22 aprile del 2014, a sparare ad altezza d'uomo, per motivi di odio razziale, contro un marocchino che si trovava in strada a TorBella Monaca. E' stato pure accertato che Lori, insieme al fratello 30enne Fabrizio, aveva trasferito a Centocelle la sua attività di pusher in quanto nel quartiere di Tor Bella Monaca le “piazze” erano tutte occupate.



Emblematica a tal proposito una conversazione tra i due fratelli, in cui Alessio Lori diceva: «lo so lo so, però le piazze giù da noi già sono occupate Fabbrì, che fai la piazza d'erba? Dove vai, per tetti?» .

I Lori, che compravano la droga dagli albanesi, ricevevano i clienti in un appartamento in via dei Castani.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 3 Luglio 2015, 09:32
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