Timbravano il badge e andavano a fare
shopping, condannati 5 dipendenti statali

Timbravano il badge e andavano a fare shopping, condannati 5 dipendenti statali

di Davide Manlio Ruffolo
Timbravano il badge del lavoro, per entrare nel palazzo in cui trova posto il Ministero delle Infrastrutture di viale dell'Arte, ma alla prima occasione sgattaiolavano via. Accusati di truffa ai danni dello Stato, cinque dipendenti del suddetto ministero e un'impiegata di una cooperativa, presente nello stesso edificio, sono stati condannati a pene comprese tra un massimo di 1 anno e un minimo di 6 mesi reclusione.

Assolti, nel corso del medesimo procedimento, gli altri 7 imputati. Secondo l'accusa, per i sei dipendenti infedeli ogni stratagemma per lasciare il posto di lavoro era buono. Così c'era chi timbrava il cartellino per poi andare via scavalcando i tornelli posti all'ingresso dell'edificio e chi, invece, si accodava ai colleghi che avevano appena timbrato in modo del tutto analogo a quanto accade nelle metropolitane di Roma. Altri avevano deciso di farsi prestare il badge oppure di utilizzarne uno non nominativo, quest'ultimo predisposto esclusivamente per esigenze di servizio.

Tutte condotte che gli imputati ritenevano impossibili da scoprire e che permettevano loro di godere di pause fuori orario per fare la spesa al supermercato o semplicemente prendere un caffè. Peccato per loro che tali piani fossero tutt'altro che perfetti. Qualche collega, infatti, si era insospettito da quel continuo viavai e per questo aveva denunciato tutto alle autorità. Immediatamente gli investigatori si sono recati nel ministero dove hanno installato alcune microcamere spia, poste in prossimità dei tornelli. Ed è proprio grazie a questi filmati che gli agenti delle forze dell'ordine sono riusciti ad incastrare i 6 dipendenti infedeli, consegnandoli alla giustizia.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 1 Giugno 2016, 09:43
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