Federica Mangiapelo, bufera sul perito: "Omessi
controlli fondamentali come nel caso Marrazzo"

Federica Mangiapelo, bufera sul perito: "Omessi ​controlli fondamentali come nel caso Marrazzo"

di Angela Camuso
Il giallo del lago di Bracciano si riaccende. Sembrano aprirsi nuovi scenari per la morte della ragazza di 16 anni trovata morta sulla spiaggia di Anguillara. Il fidanzato, indagato a piede libero per omicidio, di Federica Mangiapelo - morta nella notte di Hallowen del 2012 - fu scagionato dal pm sulla base di un'autopsia svolta dallo stesso perito condannato un anno fa per aver falsificato gli esami medico-legali eseguiti sul corpo del pusher finito nel processo Marrazzo, Gianguerino Cafasso.







La coincidenza tra i due casi giudiziari apre un retroscena inquietante, visto che la nuova perizia collegiale sul caso di Federica ribalta in pratica le prime conclusioni. Il nuovo esame è stato richiesto al gip Giorgianni dai familiari della ragazza, rappresentati dall'avvocato Andrea Rossi. E i risultati emersi gettano sul caso una luce fosca, anche in considerazione degli indizi finora considerati insufficienti nei confronti del fidanzato della 16enne: Marco Di Muro, 25enne barista di Formello con cui la giovane aveva trascorso l'ultima serata e che, a tratti, con lei era violento, come raccontato ai carabinieri dalla madre della ragazza.



Il perito autore dell'errata autopsia su Federica si chiama Stefano Morioni: consulente della procura, nel novembre 2013 è stato condannato per falso ideologico in atto pubblico aggravato in quanto aveva attestato di aver svolto una serie di esami invece mai fatti sul cadavere di Cafasso. Anche nel caso della 16enne morta al lago risulta che Morioni abbia omesso di svolgere una serie di accertamenti.



Esami, in particolare, che facilmente avrebbero provato che Federica, quella notte, non morì affatto per un malore fulminante dovuto a una malattia congenita al cuore (miocardite) come scrisse il perito. Federica, piuttosto, morì annegata, perché all'interno di diversi organi e sopratutto nel suo cervello, mai esaminato in realtà da Morioni, sono state trovate tracce significative di alghe. Lo stesso tipo di diatomee erano sui vestiti che indossava Di Muro quella sera e che il ragazzo aveva raccomandato alla madre di lavare, in lavatrice, anche in caso di pioggia. Di Muro ha sempre sostenuto di aver lasciato in strada Federica dopo un litigio, ad Anguillara, a qualche chilometro di distanza dalla spiaggia del lago. Versione che in realtà non aveva mai convinto gli inquirenti, messi però fuori strada dalla perizia di Morioni.



Tant'è che il pm alla fine aveva chiesto l'archiviazione per il reato di omicidio, chiedendo per Di Muro il processo soltanto per omissione di soccorso.

Il prossimo 18 settembre davanti al gip di Civitavecchia verranno discussi i clamorosi risultati della nuova perizia. L'inchiesta è a un bivio e dovrà prendere inevitabilmente una direzione.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 28 Luglio 2014, 11:49
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