False assunzioni per il permesso di soggiorno:
27 denunce. "Migliaia di euro per i compensi"

False assunzioni per il permesso di soggiorno: ​27 denunce. "Migliaia di euro per i compensi"

di Francesca Ortolani
Si facevano pagare migliaia di euro per inscenare false assunzioni in una ditta di trasporti e far rilasciare il permesso di soggiorno e la permanenza a Roma a diversi extracomunitari. I responsabili, 27 persone, compresi alcuni intermediari stranieri, sono stati denunciati dalla polizia con l'accusa di avere favorito la permanenza in Italia di clandestini con documenti falsi.





Le indagini sono partite nel marzo 2014, quando un italiano, dipendente della ditta e proprietario di un appartamento nel quartiere Esquilino, aveva presentato una comunicazione di cessione fabbricato in favore di uno straniero ottenendo, in cambio del favore, mille euro. Ma dopo un primo controllo all'indirizzo indicato gli agenti non hanno trovato la persona ospitata. Bensì, già da un primo accertamento, era emerso che a carico dello straniero era stata emessa una nota di rintraccio per non aver ottemperato ad un invito a presentarsi davanti alle forze dell'ordine.



I poliziotti hanno ascoltato il proprietario dell'appartamento, che dopo una breve resistenza ha ammesso di aver ospitato la persona solo a titolo di cortesia e per favorire un suo conoscente. Da lì la scoperta del losco affare. Nel corso delle indagini sono state rintracciate altre persone coinvolte nel giro di false assunzioni. I dipendenti della ditta di trasporti venivano a conoscenza di persone extracomunitarie che avevano bisogno di dichiarazioni di assunzione per l'ottenimento del permesso di soggiorno e le contattavano per istruire le pratiche, dietro compensi che si aggiravano tra i 1000 e i 2500 euro.



Gli intermediari facevano il resto. La base del giro è stata infatti individuata in un'agenzia di mediazione, con sede all'Esquilino e attualmente chiusa, specializzata nella trattazione delle pratiche di rinnovo e rilascio del soggiorno, che aveva gestito ed elaborato la maggior parte delle istanze illecite. Tra le persone indagate, oltre ad alcuni dipendenti della ditta di trasporti, anche un cittadino bengalese che si occupava della mediazione tra gli stranieri da regolarizzare, i datori di lavoro, e chi ospitava per finta gli extracomunitari. Tutti sono stati identificati e interrogati dagli investigatori.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 21 Settembre 2015, 08:22
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