Rapinato, strangolato e chiuso in un sacco:
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Rapinato, strangolato e chiuso in un sacco: "L'assassino è il cugino. Ha ucciso per 5.000 euro"

di Angela Camuso
ROMA - Probabilmente ha ucciso il cugino strangolandolo la sera del 1 luglio, all’interno del locale a Monteverde che l’assassino gestiva da tempo: un negozio preso in affitto da un italiano. L’omicida era in procinto di trasformare il locale da erboristeria a frutteria, nonostante fossero mesi che non pagava l’affitto mensile.



Sarebbe stato proprio quest’ultima circostanza il movente del brutale assassinio ai danni dell’egiziano 47enne Haschem El-Sayed Gaafar il cui cadavere, incaprettato, è stato trovato la mattina di sabato 4 luglio dentro un sacco della spazzatura abbandonato tra due auto in sosta in via Pietro Cartoni, a Monteverde.







Il killer (Mohamed Hamed Esaied Tartour, 30 anni, egiziano e cugino alla lontana della vittima) secondo la ricostruzione degli investigatori della squadra mobile sarebbe stato l’ultima persona ad incontrare il povero Haschem e lo avrebbe ucciso perché la vittima in quel momento aveva con sé 5000 euro in contanti. Denaro che doveva consegnare a moglie e figlia che vivono al Cairo tramite un altro egiziano in partenza per il Cairo.



Mohamed Hamed Esaied Tartour, invece, sapendo che il cugino aveva con sè quella somma di denaro, lo avrebbe attirato in trappola e ucciso, quindi avrebbe nascosto il cadavere nel negozio. Alla polizia molti hanno riferito che nei giorni immediatamente precedenti il macabro ritrovamento si avvertiva un odore acre proveniente proprio dal negozio dell’egiziano, il quale però ben si guardava di tenere la saracinesca abbassata. Secondo i poliziotti (diretti dal dottor Luigi Silipo), il killer avrebbe agito da solo. Numerosi gli indizi a suo carico, tra cui il fatto che Hamed Tartour, proprio il giorno dopo la scomparsa del cugino, ha dato appuntamento al proprietario delle mura del locale consegnandogli 1200 euro in contanti di fronte al negozio, utilizzando una scusa per non consentire all’uomo di entrarvi.



Anche i tabulati telefonici confermano che vittima e presunto assassino erano insieme la sera del 1 luglio.
Circostanza, invece, fermamente negata dal presunto omicida che, prima di essere fermato, è stato ascoltato dalla polizia cadendo spesso in contraddizione. Da quanto emerso, il sacco contenente il cadavere sarebbe stato abbandonato in strada fin dalla sera di venerdì, praticamente di fronte al negozio del fermato. Tanti i passanti che avevano notato la busta nera maleodorante, ma nessuno si era allarmato vista la brutta abitudine dei romani di gettare ovunque l’immondizia a causa dell’inadeguato servizio cittadino di raccolta dei rifiuti.






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+++++FLASH NEWS+++++ #RomaRapinato, strangolato e chiuso in un sacco: ecco chi è il #killer...ATTENZIONE IMMAGINI FORTI: http://goo.gl/BlcbjYSegui Leggo - Il sito ufficiale Posted by Leggo - Il sito ufficiale on Lunedì 6 luglio 2015




Ultimo aggiornamento: Lunedì 6 Luglio 2015, 17:56
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