Domenica a piedi, ira dei commercianti romani: “Follia, così si uccide lo shopping natalizio”
di Lorena Loiacono
A dare il via alle feste, infatti, come ogni anno è arrivato il rito dell'accensione dell'albero di piazza Venezia e delle luminarie di via del Corso, giovedì 8 dicembre. E dopo due giorni, nel week end di avvio, arriva il blocco del traffico nell'intera fascia verde, a causa del repentino innalzamento dei valori delle polveri sottili. Venerdì scorso infatti è stata superata la soglia di emergenza: erano fuori parametro ben 12 centraline su 13 di rilevamento dello smog. Sabato ad esempio, in base ai dati di Arpa Lazio, la stazione Preneste registrava un valore medio giornaliero di 75 contro la media del periodo ferma a 28, Magna Grecia 63 rispetto ai 28 di media, Cinecittà 65 contro 29, Fermi 63 contro 28 e Tiburtina 75 a fronte dei 30 di media del periodo.
La prima domenica a piedi, in realtà, era già prevista a prescindere dalle condizioni atmosferiche del momento, così come sono state già fissate le prossime 3 domeniche di stop il 22 gennaio, il 26 febbraio e il 26 marzo prossimi. «Questo blocco nel primo week end di Natale spiega il presidente di Federmoda Confcommercio Roma, Massimiliano De Toma - sta creando non poche difficoltà. Abbiamo già riscontrato che i primi giorni di dicembre non sono stati fantastici per gli acquisti regalo. E non è certo con un blocco del traffico una tantum che si risolve il problema dell'inquinamento. Il tema si riproporrà con il prossimo blocco del traffico durante il periodo d'inizio dei saldi invernali. Poi, in caso, in giornate del genere bisognerebbe prevedere incentivi per l'uso dei mezzi pubblici».
Ultimo aggiornamento: Lunedì 12 Dicembre 2016, 09:00
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