La ditta di pulizie evadeva 14 milioni
di euro, smascherato l'amministratore

La ditta di pulizie evadeva 14 milioni ​di euro, smascherato l'amministratore

di Silvia Mancinelli
Tra Roma, Palestrina, Cave e Terracina aveva 21 immobili (come ville di lusso e appartamenti vista mare) per un valore di 10 milioni di euro. Eppure per lo Stato aveva un reddito normale, quasi al limite dell'indigenza.





L'ennesimo finto povero smascherato dai Finanzieri di Roma è l'amministratore di una nota società di pulizie e facchinaggio della Capitale, con importanti enti dello Stato ed enti locali tra i suoi clienti. Secondo le accuse, avrebbe omesso di versare all'Erario circa 14 milioni di euro - tra Iva, Ires, Irap e ritenute d'acconto - dovuti in base alle dichiarazioni regolarmente presentate dal 2012 al 2014.



Per abbattere le posizioni debitorie della sua società verso il Fisco, l'amministratore aveva escogitato un metodo elementare quanto efficace: indicava, nei modelli di versamento F24 delle imposte, crediti Irap ed Iva da compensare, in realtà inesistenti, con importi e codici-tributo completamente inventati.



Smascherato dopo mesi di indagini dai militari delle Fiamme Gialle di Fiumicino, è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Roma. Sequestrati (su richiesta degli investigatori al Giudice delle Indagini Preliminari) oltre ai 21 immobili, anche 16 rapporti finanziari (valore 1,8 milioni di euro) presso sette istituti di credito “per equivalente” alle imposte evase, alle pene pecuniarie ed agli interessi maturati.



Sempre una ditta di pulizie, anni fa a Milano, fu al centro di un'operazione identica portata a termine dalla Guardia di Finanza. Allora - era il 2010 - gli amministratori della società furono arrestati per aver evaso al Fisco 65 milioni di euro attraverso l'emissione di fatture inesistenti nel settore delle pulizie, appunto. La frode in quel caso era strutturata su tre livelli: al primo vi era una società utilizzatrice delle fatture false e maggior beneficiaria del sistema, al secondo società filtro che giravano le fatture false a quella di primo livello e al terzo società cartiere che emettevano le fatture false alle cosiddette società-filtro.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 10 Giugno 2015, 08:59
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