Il dipendente Atac in permesso con la 104,
arrestato per rapina in Umbria

Il dipendente Atac in permesso con la 104, arrestato per rapina in Umbria

di Davide Manlio Ruffolo
Si assenta da lavoro, sfruttando un permesso garantito dalla legge 104, per svaligiare una banca. E' successo nel 2011 a Perugia ed ha come protagonista un 46enne romano, all'epoca dei fatti dipendente ATAC. L'uomo, oggi sotto processo, è accusato dal pubblico ministero Mario Pesci di truffa ai danni dell'azienda per la mobilità romana che, nel processo, si è costituita parte civile.

La vicenda risale al 14 gennaio del 2011 quando l'uomo, sfruttando la legge 104 che disciplina l'assistenza ai disabili, aveva chiesto e ottenuto un permesso, dato che in famiglia aveva una persona affetta da handicap e bisognosa delle sue attenzioni. Quel giorno, però, anziché prestare assistenza al parente, aveva deciso di impiegare diversamente quella giornata lontana dal traffico capitolino. Così, forse per arrotondare lo stipendio, aveva deciso di recarsi in trasferta e dare l'assalto ad una filiale della banca Valdichiana Credito Cooperativo Tosco Umbro di Città della Pieve, in località Pò Bandino nella ridente provincia di Perugia.

Il colpo, però, non andò come sperato e la notizia finì sui giornali. Proprio sfogliando uno di questi, un collega dell'improvvisato rapinatore, anch'esso dipendente ATAC, aveva notato il nome del 46enne ed era sobbalzato sulla sedia. Non può essere, sarà un'omonimia deve aver pensato l'uomo in un primo momento. Però qualcosa nella sua testa lo aveva portato a ripensare a questa strana storia e così, dopo aver scoperto che quel giorno il collega si era realmente assentato dal lavoro, aveva deciso di raccontare tutto ai suoi superiori.

Proprio questi, dopo aver effettuato le dovute verifiche, hanno deciso di sporgere denuncia e, conseguentemente, far costituire parte civile l'azienda nel processo.
Ultimo aggiornamento: Martedì 5 Luglio 2016, 09:56
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