Sequestrati i beni dell'ex capo ultrà della Lazio
Diabolik: "Ammontano a oltre 2 milioni di euro"
di Angela Camuso
Ieri a Diabolik, finito in carcere a settembre del 2013 per un traffico di hashish dalla Spagna, la Guardia di Finanza ha sequestrato immobili, autovetture, partecipazioni societarie e rapporti finanziari per un valore complessivo di oltre 2.300.000 euro. Complesse indagini, avviate su delega della Direzione Distrettuale Antimafia, avrebbero infatti confermato i sospetti degli investigatori in ordine all'elevato tenore di vita dell'ex capo ultras e del suo nucleo familiare, a fronte dei modesti redditi dichiarati.
Gli accertamenti hanno permesso di ricostruire la rete degli interessi commerciali di Diabolik, a Roma e ai Castelli Romani. Nel dettaglio, la misura di prevenzione patrimoniale disposta ieri ha interessato: il patrimonio aziendale e i beni di una società esercente l'attività di «commercio all'ingrosso di abbigliamento ed accessori»,specializzata nella commercializzati dei gadget degli «Irriducibili» della Lazio; un fondo comune e l'intero patrimonio di un'associazione culturale organizzatrice di eventi, gestita da Piscitelli insieme ad altre figure di spicco della frangia estrema della tifoseria laziale; quote societarie di una società esercente l'attività di «produzione nei settori della stampa, della editoria e della grafica»; due immobili, di rilevanti dimensioni e valore, a Grottaferrata; tre autoveicoli; rapporti bancari, postali, assicurativi e azioni.
Piscitelli è più volte assurto agli onori della cronaca giudiziaria. Oltre agli episodi di violenza negli stadi di cui è stato accusato e al suo coinvolgimento nel processo per la scalata alla stessa Lazio, Diabolik fu inquisito per i suoi rapporti, risalenti agli anni 90, con il boss Michele Senese, all'epoca fiancheggiatore della banda della Magliana: Senese, proprio attraverso Piscitelli, aveva stretto accordi con il clan camorristico Abate, che era egemone nell'area di San Giorgio a Cremano e aveva interessi nella capitale finalizzati all'approvvigionamento di eroina dalla Turchia e di hashish dalla Spagna.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 24 Luglio 2014, 11:30
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