"Voglio giustizia o mi uccido", detenuto rumeno sale sul tetto di Regina Coeli: condannato a 10 anni per violenza sessuale

"Voglio giustizia o mi uccido", detenuto rumeno sale sul tetto di Regina Coeli: condannato a 10 anni per violenza sessuale
Un detenuto è salito, per protesta, sul tetto di un reparto dell'istituto romano di Regina Coeli. Si chiama Ciobano Andrei Remus ed è romeno. Era ristretto nell'VIII sezione, quella per i cosiddetti «protetti», ossia in carcere per reati di natura sessuale. Due giorni fa, infatti, è stato condannato a 10 anni per violenza sessuale, mentre il coimputato è stato scarcerato. Sarebbe salito, secondo le prime ricostruzioni, per protesta sul finestrone del terzo piano chiedendo di parlare con la direttrice dell'istituto. I vigili del fuoco hanno messo i teloni nel cortile perché minacciava di buttarsi di sotto.

Dopo il colloquio con la direttrice si è calmato ed è stato riportato in cella.

«L'ho visto appeso a un cavo, forse un cavo elettrico, e urla che vuole giustizia dall'Italia sennò si butta giù». Una testimone racconta così al telefono con l'ANSA la protesta del detenuto salito sul tetto del carcere romano di Regina Coeli. «Gli altri detenuti - aggiunge - sono affacciati alle grate delle finestre, é una scena impressionante».

Ultimo aggiornamento: Venerdì 24 Marzo 2017, 16:33
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